Ieri ho guardato un video di Galimberti che parlava un po' di questo Coronavirus. Rispetto ai sentimenti che ognuno di noi può provare diceva che tra questi non può esserci la paura perché la paura è qualcosa che si prova nei confronti di qualcosa che è determinato, il virus non lo è. Questa è angoscia perché ci relaziona a qualcosa di indeterminato, che non possiamo definire e che quindi ci fa sprofondare nel buio più pesto. Detto questo credo che occorra viverlo questo tempo di angoscia ma non come un'attesa della fine, piuttosto come un momento in cui vivere diversamente e cercarvi dentro dei nuovi stimoli, dei segnali, degli insegnamenti. Abbiamo molti strumenti a disposizione e dobbiamo sfruttarli quanto prima.
È dura non poter assaggiare il mondo, uscendo in macchina con il finestrino aperto e il sole che ci bacia ma occorre comprendere il senso di responsabilità verso gli altri, senza tralasciare il fatto che la nostra clausura non è esattamente Alcatraz. Perciò auguro a tutti i credenti una Buona Pasqua e a chi non crede auguro comunque una giornata di ritrovata serenità personale con innescata una marcia di ottimismo.
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- Non far rumore 2020
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sabato 11 aprile 2020
mercoledì 8 aprile 2020
Due mani per fare
Sarà possibile un cambiamento? Cosa ci porterà tutto quello che è accaduto? Saremo quelli che eravamo prima?
Quante domande mi ronzano in testa. Certo è che a margine di ciò che ognuno di noi potrà essere diventato, occorrerebbe che fosse scattato qualcosa a livello mondiale. Qualcosa nelle mente dei potenti. Qualcosa nella mente dei dittatori.
Sempre e solo un unico mondo sotto i nostri piedi.
Ripensare a tutto.
Il denaro non dovrà in nessun modo controllare la nostra evoluzione.
Quante domande mi ronzano in testa. Certo è che a margine di ciò che ognuno di noi potrà essere diventato, occorrerebbe che fosse scattato qualcosa a livello mondiale. Qualcosa nelle mente dei potenti. Qualcosa nella mente dei dittatori.
Sempre e solo un unico mondo sotto i nostri piedi.
Ripensare a tutto.
Il denaro non dovrà in nessun modo controllare la nostra evoluzione.
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Foto di Pixabay |
lunedì 6 aprile 2020
Andrà tutto bene - AA VV
Ho partecipato a questa bella iniziativa con una poesia ed un racconto.
" Andrà tutto bene, #iorestoacasa ", volume antologico contenente poesie, fiabe e racconti brevi.
Molti autori contemporanei si sono riuniti attraverso l' Arte per poter combattere e vincere su tutte le difficoltà che si stanno manifestando per via del Covid 19. Ogni copia venduta, andrà a sostenere la protezione civile per l' emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
andrà tutto bene
" Andrà tutto bene, #iorestoacasa ", volume antologico contenente poesie, fiabe e racconti brevi.
Molti autori contemporanei si sono riuniti attraverso l' Arte per poter combattere e vincere su tutte le difficoltà che si stanno manifestando per via del Covid 19. Ogni copia venduta, andrà a sostenere la protezione civile per l' emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
andrà tutto bene
Un respiro
E' un movimento
un fare inconscio
abituati come siamo
a non accorgerci delle farfalle.
Affoghiamo
come naufraghi
soli e impauriti
dinnanzi alla potenza
di questo dannato nemico.
Respirare oggi è tutto.
un fare inconscio
abituati come siamo
a non accorgerci delle farfalle.
Affoghiamo
come naufraghi
soli e impauriti
dinnanzi alla potenza
di questo dannato nemico.
Respirare oggi è tutto.
giovedì 2 aprile 2020
Non pensarci
In tempi di coronavirus raggiungo un pò di sollievo mentale con questo film guardato di sera mentre le "sorelle tremende" dormono.
Una bella commedia con uno dei miei attori preferiti che incarna, tra le altre cose, un personaggio che sento tanto mio.
Una crisi esistenziale dei 35 anni che investe il protagonista e lo riporta a casa, in un a tranquilla cittadina riminese, dove la sua famiglia vive la vita di tutti i giorni apparentemente normale, ma che rivela in se una tremenda quantità di problemi che per non turbare nessuno non viene rivelata.
La presenza di Stefano farà vuotare il sacco a tutti, quasi a trovare in lui un confessore che accetta la verità e cerca di risolverla.
Stefano che è partito per la grande città all'inseguimento del suo sogno che è anche quello che gli piace fare nella vita e che lo rende vivo.
Vive la differenza con queste persone comuni che trova false ed arrendevoli ad una verità che non si interroga.
Quante volte è capitato nelle nostre vite di vedere queste cose? Come era vista la persona che se ne andava alla ricerca del proprio sogno?
Ne avevo proprio bisogno dell'italianità raccontata con ironia. Grazie a Raiplay.
Una bella commedia con uno dei miei attori preferiti che incarna, tra le altre cose, un personaggio che sento tanto mio.
Una crisi esistenziale dei 35 anni che investe il protagonista e lo riporta a casa, in un a tranquilla cittadina riminese, dove la sua famiglia vive la vita di tutti i giorni apparentemente normale, ma che rivela in se una tremenda quantità di problemi che per non turbare nessuno non viene rivelata.
La presenza di Stefano farà vuotare il sacco a tutti, quasi a trovare in lui un confessore che accetta la verità e cerca di risolverla.
Stefano che è partito per la grande città all'inseguimento del suo sogno che è anche quello che gli piace fare nella vita e che lo rende vivo.
Vive la differenza con queste persone comuni che trova false ed arrendevoli ad una verità che non si interroga.
Quante volte è capitato nelle nostre vite di vedere queste cose? Come era vista la persona che se ne andava alla ricerca del proprio sogno?
Ne avevo proprio bisogno dell'italianità raccontata con ironia. Grazie a Raiplay.
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