giovedì 24 luglio 2014

Arrivederci Kitsch

E’ un cerchio che si chiude, un percorso che termina o meglio si trasforma. Una cosa che accade naturalmente anzi probabilmente è sano che accada per permettere di rigenerare e dare nuova linfa ad un progetto.
Stasera il gruppo del mio ragazzo suonerà al Carroponte di Sesto, prima di “Ex-CSI” e questa sarà l’ultima data per un po’, tempo in cui il gruppo si prenderà una pausa per rigenerarsi e cercare nuovi stimoli, nuove strade.

E stasera non sarò con loro. Nell’ultimo anno e mezzo li ho visti sempre, ogni serata: presente in quelle belle e in quelle meno, ma ogni volta è stata sempre una festa.
Hanno segnato l’inizio della mia storia d’amore e sono stati presenti come colonna sonora delle nostre giornate oltre che parte delle nostre vite. Mi mancheranno enormemente. Sabato è stata l’ultima volta che li ho visti e ho sentito tanta malinconia: ho cantato ogni pezzo e mi sono commossa.

Per questo auguro a questi quattro ragazzi di riunirsi un giorno più forti e motivati di prima per credere insieme di nuovo a quella che era la voce di una generazione. 
Per  stasera un grosso in bocca al lupo e ..... GODETEVELA!!!!!!!

.......andateveli a sentire e scaricateeee!!!!

Guelfi & Ghibellini

Kitschmusic



mercoledì 23 luglio 2014

Dipendenti o autonomi?

Lo stato in cui riversa oggi la società Italia è caratterizzato da un diffuso senso di malcontento, rivendicazione, individualismo. La mancanza di senso di responsabilità ha portato a far sì che gli imprenditori ci abbiano fatto credere, probabilmente a ragion veduta visto il tipo di persone che ci sono in giro, che la miglior forma per fare lavorare una persona sia responsabilizzarla attraverso un lavoro di tipo autonomo: in questo modo si corre perché il proprio compenso è commisurato a quanto viene fatto. Il senso comune porta a pensare che questo sia vero senza fermarsi a riflettere che anche questi "bravi imprenditori" abbiano utilizzato questo strumento in modo controproducente verso i lavoratori. Il lavoro dipendente se fatto con coscienza e responsabilità è un lavoro come quello dell'autonomo. Sono state fatte lotte per l'ottenimento dei diritti e ora si sta facendo di tutto per rendere vani gli sforzi dei nostri predecessori. Rimango sempre di più dell'idea che l'opera di rinnovamento da fare sia in primis sulle persone e sulle nuove generazioni facendogli riconquistare ciò che è giusto dando in cambio serietà e responsabilità che si possono ottenere facendoli sentire parte di qualcosa e non piccoli proiettili singoli sparati nell'universo lavorativo.

giovedì 17 luglio 2014

Cercami

Cercami
ogni istante del tuo giorno

Voglio essere la tua morfina
alleviare il dolore dell’assenza

Voglio sentire il tuo pensiero
avvolgere il mio cuore
farne un dolce nido
in cui sentirsi a casa

Egoismo ardito
che non ha paura di mostrarsi
nel bramare la tua dolce malinconia.

Cercami sempre
come un pellegrino che guadagna la meta del suo viaggio
giorno dopo giorno
soffrendo la fatica e l’impegno
ma consapevole che la conquista
allieterà ogni suo dolore


Sarò per te la meta

venerdì 11 luglio 2014

....la proiezione migliore di noi

Quando avrò un figlio farò di tutto perché diventi una bella persona.
La soddisfazione più grande sarà riuscire a trasmettergli quelli che sono i miei valori, fargli capire cosa conta davvero, quali sono le cose di cui godere e quali quelle da cui stare in guardia.
Gli insegnerò a prendere le cose con più ironia possibile ma anche ad essere fermo ed intransigente per le cose importanti.
Gli insegnerò ad avere delle passioni, ad essere curioso verso il mondo mantenendo sempre alto un saggio senso di critica.
Gli insegnerò ad amare in senso generale: le persone, gli animali, la vita; ad avere rispetto per i sentimenti, per la natura e per ogni forma di vita.
Gli dirò che non potrà permettersi il lusso dell'ingenuità perché nella vita c'è sempre qualcuno pronto ad approfittarsene.
Gli dirò di avere costanza e dedizione perché le cose migliori della vita si guadagnano con la fatica.
Portare avanti quelli che saranno i suoi sogni e lottare per non farseli calpestare mai.
Gli insegnerò ad avere un giusto senso di responsabilità sulle cose, ad essere se stesso sempre e lo sosterrò in tutto ciò che vorrà fare senza imporgli mai nulla né sul fare né sull'essere.
Sarà un individuo libero immerso nel mondo e se lo costruirà lui come vorrà e come sarà meglio per lui. Io ci sarò sempre.

Sarà il frutto di quello che sono le nostre migliori qualità.




Sarà la proiezione migliore di noi.

giovedì 10 luglio 2014

Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose) o di una donna capace di restare mezz’ora davanti ad un quadro o che non sa vivere senza la musica. Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle e irriverente. Che non ti capiti di innamorarti di una donna così.

Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, da una donna così non si torna indietro.

Mai.

Martha Rivera Garrido

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