Da piccola non ho avuto occasione di fare del campeggio, nemmeno nel fantomatico oratorio perché .... non so. Ad oggi mi viene discusso l'approccio negativo all' ambiente ecclesiale, maturato con esperienze personali, ma i miei in passato non è che avevano tanto feeling con questo mondo. Poi mi hanno portata al mare delle volte per un mese intero con immenso sacrificio e ho ricordi molto piacevoli.
Adesso che ho le bambine credo che il campeggio sia un buon modo di comprendere il posto dell' uomo nella natura. Riscoprire i bisogni primari, la vita del villaggio, il rispetto per gli altri, l importanza dell' acqua. Potessi avere questo per le bimbe lo rincorrerei. Attorno a me ci sono nonni che stanno con i nipoti per un mese intero e possono godersi un ambiente lento e semplice fatto di piccole cose.
Credo che qualche politico dovrebbe tornare a vivere un po' così per capire quanto è difficile vivere nel mondo che abbiamo ora, la difficoltà di creare contesti di crescita sani e di principi forti. Non è possibile lamentarsi a cose fatte di come i giovani si stiano perdendo nei meandri della tecnologia e del perditempo quando non riusciamo a donargli un contesto in grado di sviluppare sani modi di affrontare la crescita.
Vabbè pipponi da boomer. Viva il campeggio