So già che quel che scriverò mi inimicherà diverse persone ma volevo invitare ad una riflessione.
Questo ennesimo femminicidio a cui abbiamo assistito porta ai nostri occhi un panorama decisamente sconcertante sui sentimenti, sulla gestione dei rapporti, sui legami.
Una ragazza come Giulia che stava per laurearsi che bisogno aveva di chiudersi in un rapporto ? Studiava, realizzava se stessa, cercava il suo posto nel mondo.
Quando sentirò di mala educazione verso i figli, di genitori imbarazzanti, di mancata cultura dell' amore dirò: si è sicuramente corretto ma perché dobbiamo spingere come comunità l' obiettivo dell'amore inteso come ricerca di un'anima gemella?
Mi duole ricordare ai più che proprio la religione fa di questo un punto cardine dei propri valori, sposarsi per procreare, sposarsi per sentire di realizzare un disegno divino.
Quando potremo liberarci da questo fardello forse ci potremo dichiarare liberi. Perché una donna, come del resto un uomo, deve vivere la propria vita centrandola su ciò che davvero è importante e non dover ricevere da nessuno delle condizioni. Condividere la propria felicità è sicuramente una possibilità molto bella ma deve rimanere una possibilità non il fine ultimo. In questo modo si eleverebbe a intoccabile la propria fatica nell' arrivare a ciò che si è dando a noi stessi il valore che meritiamo, non scendendo a nessun compromesso in nome di un potenziale principe azzurro.
Avremo esseri umani più colti, realizzati, elevati nel pensiero, forse meno persone lasciate ai margini per un riacquistato valore della vita, meno bambini ma meno bambini mal educati.
Pensiamoci quando perpetriamo il rito dell' instradamento all' educazione religiosa, qualsiasi essa sia ad eccezione delle orientali come il buddismo, perché fa molti più danni di quelli che pensiamo.
E non chiediamoci perché le donne, pensate alle grandi religioni monoteiste e alla posizione della donna in questi contesti: è solo colpa, colpa di essere com'è, nessun diritto.
Mi spiace che nessuno provi a scendere di più nelle nostre "beneamate" tradizioni.
Il crocifisso in classe non è il solo ed unico problema.