lunedì 1 dicembre 2025

Lettera a Franco Arminio

Questo il testo che ho portato a MonzA per la 9 edizione di XFctor letterario 


Lettera a Franco Arminio

Ciao Franco

è la mattina del 15 di agosto e sono qui seduta ad un tavolo mentre le bambine e mio marito stanno dormendo di là.

Mi sono ritagliata un momento per leggere il tuo libro “La cura dello sguardo” in questo tempo così intimo: il fresco del mattino, il silenzio e la calma del giorno di festa.

Ho abitudine di appuntarmi ciò che mi colpisce di un libro, perciò, mi sono ritrovata a riscrivere alcuni passi e mentre scorrevo le pagine ho visto il tuo indirizzo e mi sono detta perché non fartelo sapere?

Diverse punti hanno catturato la mia attenzione:

nel capoverso foschia della mezz’età parli delle contadine ottantenni di paese mettendole a confronto con quelli sui cinquanta: “quelle vecchine sono lontane da ogni forma di psicologia si presentano come corpi” [..] “dai settanta in giù ti arriva una lingua senza luce, una foschia morale, uno zig-zag tra luoghi comuni e vittimismi, disincanto e cinismo”.

Chissà forse mi sono sentita tirata in causa per la mia età ma sono conscia di essere ben diversa da questa descrizione. Comprendo però che esiste un momento in cui c’è una sorta di arresa al mondo: si ripongono le armi e si smette di combattere, rifugiandosi in una lingua che tutti parlano. Mi auguro vivamente di non arrivarci a quel momento, non lo sopporterei.

Credo che scrivere, leggere, praticare arte in genere, contribuisca a renderci persone diverse dalla moltitudine, persone che combattono per la libertà dagli schemi sociali e dal luogo comune.

Ancora, quando parli dei giovani in non dare ordini dici: “ci sono dei luoghi e dei momenti in cui ti senti vecchio […] vedi i ragazzi di vent’anni che girano, si sistemano ai bar, li vedi in macchine parcheggiate non sai bene come stanno ma sai che tu sei da un’altra parte [..] La giovinezza ti sembra che la usino male [..] devi capire che è cambiato il modo di affrontare il mondo. Il sentimento di cambiarlo non è più così diffuso, prevale l’ansia di trovare un posto, un minimo ancoraggio [..] Non devi spiegargli la loro vita, si sente che hai questa pretesa”.

Viviamo in un momento storico difficile ma al contrario di tutti quelli che colpevolizzano i giovani vedo che molti di loro hanno interessi, aprono nuove strade, raccontano differenze con il loro linguaggio. Noi adulti troviamo spesso più confortevole additarli come incapaci, arroganti, insensibili perché non abbiamo voglia di andare oltre, ci fermiamo a ciò che i mezzi social ci mostrano: una massa informe, senza regole e senza ideali.

Nutro grande speranza dei giovani e sono molto critica su chi li cresce, me compresa: invece che aiutarli a capire il presente li abbiamo lasciati soli, senza mappe da seguire per comprendere come vivere con tutte le assenze e le lacune di una società che NOI siamo responsabili di aver creato: senza punti fermi, dominata dal capitale e in balia della più becera pornografia umana.

Ho due bambine ed ogni giorno mi interrogo su come le stiamo crescendo consapevole del fatto che ci voglia anche una buona dose di fortuna.

Noi genitori però dobbiamo abbandonare il bisogno di controllo e tornare a crescerli con fiducia, offrendogli i mezzi per sviluppare un sano senso critico. Spesso scordiamo che stiamo crescendo degli individui, che il nostro compito è stare al loro fianco e accompagnarli creando un ambiente sereno e di principi forti e saldi.

In questi giorni una persona che conosco ha perso una figlia quattordicenne in circostanze tragiche probabilmente indotte dalla cattiveria di un mondo celato dietro lo schermo, facente parte di un fenomeno chiamato cyberbullismo.

Proprio dietro quello stesso schermo ne leggo ogni giorno la forza, l’attaccamento al ricordo, la tenacia con cui conduce una battaglia contro un dolore senza proporzioni, certa di essere sorretta dall’anima della sua dolce bambina.

Mi ritrovo a piangere spesso, interrogandomi sul perché possano succedere cose del genere e mi ritrovo vinta da rabbia e paure. Poi però mi calmo e razionalizzo e confermo a me stessa che nulla possiamo contro questa vita: è un insieme di troppe cose che non possiamo controllare a volte splendide altre volte assurde e tragiche, d’altronde, questa è la miseria della condizione umana.

Nel ricordo scrivi:"noi non siamo qui per contare i soldi ma i respiri e un funerale serve a far girare i volti verso i morti, perché chi pensa ai morti apre le ali a ogni altro altrove, non partecipa al plebiscito di non conoscere chi siamo”.

Allora penso a quella ragazzina, alla sua famiglia e tengo vivo questo pensiero dentro di me, forse anche egoisticamente perché serve a rammentare a me stessa come ogni giorno posso donare più amore alle persone che mi circondano, a quelle che contano davvero.

Ciò che credo, come scrivi in contro la paura è “essere entusiasti per qualcuno o qualcosa ci difende da molte malattie. Stare zitti ogni tanto, guardare più che parlare. Capire che siamo immersi nell’universo e che non potremmo vivere senza le piante mentre loro resterebbero anche senza di noi.”

Ho sempre pensato alla natura come ad un tempio: l’anima torna in comunione con l’universo. Ogni elemento ci insegna ad essere grati, ci aiuta a comprendere la bellezza delle cose apparentemente scontate che si manifestano nello sbocciare di un fiore o nel sorgere del sole, a ricondurre la nostra presenza su questa terra ad un evento che non trascende il tempo ma che anzi ha un principio ed una fine e perciò ad apprezzarne l’unicità e l’importanza di viverne ogni attimo.

Mi sono dilungata anche troppo ma voglio ringraziarti per la tua produzione letteraria: il tuo attaccamento alla natura che contiene tutta l’essenza dell’esistenza, la tua onestà nel parlare della vita, della morte e delle paure, la tua saggezza umana e il tuo modo così diretto di entrare nell’anima.

Grazie Franco

sabato 29 novembre 2025

PAROLE APERTE X-FACTOR LETTERARIO IX^ Edizione

Questa sera parteciperò per la seconda volta a PAROLE APERTE X-FACTOR LETTERARIO
IX^ Edizione
Ogni serata 5 scrittori o aspiranti tali gareggeranno tra loro. Ognuno ha un tempo massimo di 5 minuti per leggere il proprio brano. Ciascuna lettura sarà accompagnata da un sottofondo musicale. 
Ogni serata eliminatoria nomina due vincitori che proseguiranno verso le semifinali, mentre gli altri tre interromperanno la loro bella avventura. 


Concorrenti sabato 29/11:

Emanuela Fontana
Maurizio Guidali
Elisa Capitani
Andrea Carbini
Francesca Salamino


La giuria sarà composta da:
Roberto Monti (bibliotecario Monza)
Agnese Zappalà (giornalista - MB News)
Raffaella Musicò (libraia - libreria Virginia & Co)
Angelina Allegra (insegnante liceo artistico Nanni Valentini)
Arianna Bettin (assessora alla cultura di Monza)


Partecipa ora




lunedì 24 novembre 2025

I sorrisi

Quanto è difficile far sorridere sempre i nostri figli, quanto è difficile essere noi sempre sorridenti.
È una continua altalena tra tutto quanto accade nella giornata e il mondo che vorresti fargli percepire.
Spesso si sbaglia, ci si arrabbia, si piange, si urla ma quando sorridono, quando sorridono davvero il cuore diventa leggero. 



 


martedì 18 novembre 2025

Oggi cambia tutto

 Riprendo il mio post di ieri sentendomi tremendamente in colpa.

Oggi sembra che per mezzo della visione di diversi video sull incidente, il ragazzo fosse davvero lì per soccorrere i suoi amici ed aiutarli ad uscire.

Mi sento male al pensiero di ciò che può aver letto ieri su qualsiasi piattaforma. 

I giornalisti e l' ho sempre sostenuto dovrebbero parlare di qualcosa solo se ne sono realmente a conoscenza. E questo è alla base di tutto il malcontento e disagio dilagante.

Portano a schierarci, a contestare accrescono odio verso qualsiasi cosa e nessuno che chieda mai scusa o meglio nessuna pena. Dovrebbero essere multati oltreché querelati per calunnia.



lunedì 17 novembre 2025

Ieri sera in Fulvio Testi

Ho sentito alla radio di un incidente a Milano questa notte dove è morto un ragazzo di 19 anni. Si pensa dalle immagini l' autista di un suv a noleggio, senza una scarpa e sporco di sangue ha finito di essere appena sceso dal tram e di aver prestato soccorso....
Davvero una cosa terribile anche solo da pensare. Erano coscienti che qualcosa in fallo c era. E
Le responsabilità sono oggi il maggiore dei problemi: dalle cose piccole a quelle grosse. C'è incapacità ad assumersi la responsabilità di un gesto e qui proprio c'è il fallimento della società.
Pensare che ci sia sempre una scappatoia per tutto, la famosa via dei furbi.

martedì 4 novembre 2025

Ebano - MCR


 

il peso delle parole

E così un sessantenne varesotto ha colpito a caso una donna e non era la prima volta che lo faceva, dopo essere stato allontanato da una struttura psichiatrica. Ci saranno rimasti male i fan di Salvini e Iannacci che non hanno potuto inneggiare il solito slogan "ecco la democrazia di sinistra che premia i buddisti norvegesi". Anzi no....in realtà l'hanno fatto immediatamente dopo la notizia e sino all'arresto. Nel frattempo hanno fomentato l'odio razziale senza giustificato motivo. Ora che ne resta di questa vicenda .... una donna e una famiglia con un'esistenza distrutta, un malato mentale da rinchiudere che non mancherà a nessuno, forse qualche indagine su chi l'ha lasciato andare ed una società e una giustizia che continuano a non essere all'altezza dei tempi che viviamo. E chissà nel lasso di tempo dell'arresto, qualcuno si sarà sentito legittimato a farsi giustizia contro qualche straniero. Le parole pesano sempre, sopratutto se collegate alla violenza.

giovedì 30 ottobre 2025

Come d'aria - Ada d'Adamo

COME D'ARIA

Ho letto questo libro che da un po' di tempo volevo affrontare ma che per paura di "sentire" troppo ho messo sempre da parte. 

E' stata una lettura davvero piacevole, scorrevole e intensa, incisiva e vissuta. 

Un libro che mette davanti agli occhi la vita di ognuno di noi: l'ironia del destino, l'accettazione di un destino che si beffa di noi, la scelta come azione che condiziona la nostra intera esistenza e l'accettazione delle conseguenze. 

Un rapporto tra madre e figlia, intenso, costruito, ricercato, cresciuto all'ennesima potenza. Due corpi che si conoscono all'infinitesima particella che necessitano l'uno dell'altra, si fondono e si separano. 

Questa donna come esempio di resilienza di cui oggi tanto si parla e di amore incondizionato. 

Posteriormente alla mia lettura ho cercato notizie su questa splendida anima che ha lasciato questa vita terrena e ho trovato l' Intervista al marito che vi consiglio di leggere. 


COME D'ARIA


giovedì 23 ottobre 2025

...e ditemi se questa non è poesia

Sogna ragazzo sogna

Roberto Vecchioni - 1999


E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo

Sogna, ragazzo, sogna
Quando sale il vento nelle vie del cuore
Quando un uomo vive per le sue parole
O non vive più

Sogna, ragazzo, sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare, sogna fino in fondo
Fallo pure tu

Sogna, ragazzo, sogna
Quando cade il vento, ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita
Che sognavi tu
Sogna, ragazzo, sogna

Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione
Non fermarti tu
Lasciali dire che, al mondo, quelli come te perderanno sempre
Perché hai già vinto, lo giuro, e non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo, sogna
Quando lei si volta, quando lei non torna
Quando il solo passo che fermava il cuore
Non lo senti più

Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni, passerà l'amore
Passeran le notti, finirà il dolore
Sarai sempre tu

Sogna, ragazzo, sogna
Piccolo ragazzo nella mia memoria
Tante volte, tanti dentro questa storia
Non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna

Ti ho lasciato un foglio sulla scrivania
Manca solo un verso a quella poesia
Puoi finirla tu

martedì 21 ottobre 2025

lunedì 20 ottobre 2025

Problemi di lingua

 Sono stata in un cantiere qualche giorno fa. Confrontandomi con colleghi è emerso che la forza lavoro arriva tutta da paesi stranieri e la maggior parte non parla italiano. 

Ovviamente tutti giù a dire che negli altri paesi se ci vuoi stare devi fare esame di lingua etc.

Mi sono documentata un pochino sull'argomento:

per lavorare in Italia un cittadino straniero deve avere un regolare permesso di soggiorno. Il permesso di soggiorno di ottiene con appuntamento in Questura nel quale presentare fotocopia del passaporto (pagine anagrafiche e visti), il visto d'ingresso, una fototessera e altri documenti necessari per il tipo di permesso richiesto (es. contratto di lavoro, certificato di iscrizione scolastica).e versamenti .Tra questi non compare nessuna indicazione sulla lingua.

L'impresa che assume deve allora caricarsi sulle spalle la problematica della comprensione del lavoro, delle indicazioni ed ultimo ma non meno importate le nozioni sulla sicurezza.  Le barriere linguistiche possono causare incidenti, rallentamenti nelle lavorazioni, errori procedurali e minore integrazione dei lavoratori. 

Soluzioni come formazione specifica nella lingua madre, supporto di un collega bilingue, segnaletica illustrata e l'uso di strumenti di comunicazione visiva possono aiutare a superare queste difficoltà.

Basti pensare al numero di incidenti sul lavoro in Italia 

Le denunce totali di infortunio nel primo semestre 2025 sono 299.130, in lieve calo rispetto a giugno 2024 (299.303).

I settori con più denunce in occasione di lavoro:
Attività Manifatturiere: 33.441
Costruzioni: 17.740
Sanità: 17.484
Commercio: 15.624 
Trasporto e Magazzinaggio: 15.456
Denunce per genere:
Donne: 109.487 (86.728 in occasione di lavoro)
Uomini: 189.643 (166.111 in occasione di lavoro)

I lavoratori stranieri hanno presentato 60.867 denunce totali, di cui 51.427 in occasione di lavoro: circa il 20% del totale. 

Come riuscire ad abbattere questo muro?

C'è urgente necessità di mano d'opera ma questa deve essere formata e deve lavorare in condizioni di sicurezza. E' corretto lasciare unicamente alle imprese l'onere di integrare lo straniero? Il Governo cosa può e deve fare?

forse c'è davvero tutto ma la situazione in realtà non tende al miglioramento 

Foto di jannonivergall on Pixabay


giovedì 16 ottobre 2025

La musica cosa rappresenta

Devo ancora capire cosa è per me la musica: per ora so che mi piace farlo e che ne sento il bisogno.
Mi piace trovare un modo per esprimere quello che ho dentro, mi piace ascoltarmi per capire se mi riconosco.
Purtroppo non sono musicista, avrei dovuto intraprendere quel percorso molto prima. Cosa comporta? Il fatto che potrei fare qualcosa in totale autonomia è ancora di più scrivere una canzone e musicarla senza dover aspettare nessuno.
Da adulti e’ molto difficile trovare tempo da dedicare ad una passione pertanto è anche stupido buttarlo via questo tempo senza che abbia un seguito nella tua vita.
Ci metto energia e passione, ci metto curiosità e impegno. 
Forse l’importante è proprio questo: dedicare tempo a stare bene.


mercoledì 15 ottobre 2025

Lumachine autunnali


 

Vivere la lentezza è una qualità, in questo mondo dove tutto gira alla velocità della luce.

Sapere stare e basta è un modo di percepire l'essere vivi. Ritagliarsi del tempo per stare davanti a un caminetto acceso a leggere un libro in mezzo al bosco senza alcuna connessione sarebbe una terapia.

La velocità non è per forza l' unica via.

martedì 14 ottobre 2025

C’è da perdonare?

 Oramai i podcast sono pieni di persone che ti dicono che per essere felici devi perdonare un sacco di persone che spesso risiedono pure dentro di te, ma prima di tutto i tuoi genitori. 

A mio parere non c'è da perdonare loro qualcosa, hanno fatto del loro meglio con il bagaglio che avevano, come noi a nostra volta. 

Piuttosto mi sono interrogata su cosa avrei voluto sentire da loro. Potrei cominciare da una cosa: l'amore.

Argomento difficile e spinoso perché ovviamente all'epoca non si accettavano di certo consigli, anzi. Eppure secondo me qualcosa da dire c'era e valeva la pena ripeterlo piu e piu volte per sottolineare l'importanza. 

Alle mie figlie spero di riuscire a dire:

l'amore è la legge che governa il mondo, per lo meno il mio. E' qualcosa che spinge la luce dove non c'è. E' qualcosa di molto impegnativo perché non basta a se stesso, va alimentato sempre e soprattutto non ha mai lati oscuri. Appena qualcosa non va, non ti piace, non credi sia giusto per te, molla il colpo, fuggi!

L’Amore è vero che deve essere alimentato ma deve essere anche naturale, semplice, confortevole. I gesti sono importanti: pesa sempre ciò che ricevi perché quello che senti nel momento stesso in cui succede al 98% e’ giusto. Se ti crea fastidio non è per te.

Comunque prima di tutto questo, prima ancora di conoscere l’amore o l’apparenza di esso, concentrati esclusivamente su di te. Realizzati, divertiti, scopri, cerca risposte, vivi! Non accettare mai di rinunciare a te stessa per farti ritagliare da altri una parte che non ti si addice. Osa, ma non rischiare troppo. Parla con noi, confrontati anche quando penserai che non saremo in grado di capire perché al contrario ci saremo passati quasi sicuramente e forse, dico forse, potremo darti una visione più ampia.

Siamo tutti persone non automi, abbiamo il diritto di sbagliare sempre ma dobbiamo anche avere rispetto di noi stessi e della nostra esclusiva soggettività, non tutti siamo fatti per le stesse cose, fortunatamente.







domenica 12 ottobre 2025

Che pane scegli?

Quando entro in un forno o per il resto d'Italia dal panettiere, ho una bella sensazione .

Mi connette alla mia me da piccola, tutti quei prodotti caldi e profumati, la bellezza di scegliere interrogata da mamma o nonna su quale fosse il mio biscotto preferito.

Il gnocco perché così si dice da noi, mentre per il resto del mondo è una focaccia, alla cipolla o liscio con tutta la sua scorta di olio.

Il pane con i nomi che variano a seconda della regione, da noi: la crocetta, la tartaruga, la mantovana e la cioppa.

Le chiacchere fatte nel negozio più frequentato della cittadina: "hai visto chi è morto?" "Si è sposato il figlio della Maria" "alla polisportiva fanno la festa" e via dicendo.

Un microcosmo di persone, colori, profumi che è sempre lo stesso.



martedì 7 ottobre 2025

Il dolore

 Il dolore è ovunque nel mondo: in ogni istante, in ogni dove.

Il dolore fa parte dell'esistenza umana, del suo manifestarsi. Non è un incontro semplice: arriva spesso all' improvviso e colpisce con tutta la sua tremenda forza.

Il dolore è contrapposto alla razionalità: è alienante, estremo, faticoso.

Non c'è un modo giusto di reagire ma ognuno di noi lo fa a modo suo. La condizione umana è misera: equilibrio tra fragilità e grandezza del pensiero.

Quale ragione può aiutarci? Quale spiritualità può alleviare la sofferenza?

Trovare una strada nel dolore, imparare a conoscere la via che porta alla sopportazione di questa condizione, all' accettazione alla famosa resilienza.

Una vita intera, ci da e ci toglie: l' umana altalena tra felicità e sofferenza.

14 anni

Cyberbullismo 


Una luce nel cielo terso del mattino 

Un saluto delicato donato con la gentilezza della natura

Oggi una ragazza saluta la sua famiglia ed i suoi cari da una bara 

Troppo pesante per ospitare la sua anima leggera

Troppo scura per risplendere il colore della sua esistenza 

Occhi increduli cuori pesanti

Questa luna forse è la risposta "sarò la vostra guida" annuncia scomparendo, dietro l'orizzonte dell'esistenza.

Emma Sofia 

Oggi una famiglia saluta la sua adorata figlia … mai la vita dovrebbe essere così malvagia.



giovedì 2 ottobre 2025

Squola

Voglio parlare di scuola, di programmi scolastici 

La storia in particolare nei programmi delle superiori ripercorre dal sacro romano impero e si ferma alla seconda guerra mondiale.

Ciò che succede dopo è un condensato fulmineo di fatti che non hanno nemmeno il tempo di essere interconnessi tra loro, donandogli una logica e potendo fare  un'analisi con senso critico.

Cos'è paura di influenzare il pensiero politico delle nuove generazioni?

Ma Speriamo! Cerchiamo di farglielo avere un pensiero!

Cacchio la scuola dovrebbe essere la fucina del nuovo, dovrebbe trovare spazio il pensiero, la critica, gli ideali, il tutto privato degli interessi e del marcio che c'è nel mondo.



lunedì 29 settembre 2025

Avere paura

 Oggi ho avuto paura....

Prima perché sopra il cielo di Milano sono passati due aerei apparentemente militari, che non sapevo dovessero essere li. La mente ovviamente è volata velocemente alla situazione internazionale ed è partita per la tangente fino a che mio marito mi ha detto che era un esercitazione.

Poi per una cosa davvero di cui aver paura, una ragazza che conosco ha perso sua figlia, 14 anni appena. E quel che è peggio sembra per colpa di qualcuno che ha una responsabilità di questo fatto.

È terribile il pensiero che mi raggiunge sulla morte di una figlia....non riesco nemmeno ad immaginare il tipo di dolore che ti taglia il respiro, ti riempie la mente e ti azzera ogni possibile sentimento.

Ho pianto per lei, perché non si meritava nulla di tutto ciò, una persona che sa godere delle cose semplici che ama la vita e che sa quali sono le cose importanti.

La devastazione che segue un avvenimento come questo non ha pari. Non si supera una cosa come questa. Forse un giorno potrà convivere con essa ma la felicità sarà sempre qualcosa che si guarda dalla finestra.

Esistere è un privilegio, spesso lo dimentichiamo. Bisogna investire ogni secondo della nostra esistenza a donare tutta l' umanità che abbiamo dentro. Vedrete quanto poco tempo ci sarà per fare tutte le inutili cose che spesso riempiono i nostri pensieri.

giovedì 25 settembre 2025

Federico Aldrovandi

 Vent'anni dall omicidio di Federico Aldrovandi.

Vent'anni da quella notte in cui una madre ha perso suo figlio.

Vent'anni di ricerca della verità e di una giustizia che non potrà ridare quel figlio alla sua famiglia.

Un triste anniversario che sottolinea quanto possa essere amara la vita, quanto possa essere difficile dimostrare la verità .

Omicidio di Federico Aldrovandi - Wikipedia https://share.google/nlDA6MrsXXJVHLwC1

mercoledì 24 settembre 2025

Assurdità del nostro tempo

 Ieri il primo volo con gli amici a 4 zampe nella stessa cabina.

Vincono i diritti degli esseri viventi.

Ieri altre persone hanno trovato la morte unicamente per abitare una zona della terra.

Il diritto di esistere non è nemmeno preso in considerazione.



sabato 20 settembre 2025

Risvegli

L' orrore abita i tuoi occhi, nel seno dell' infanzia distrutta dalle bombe

Cosa ricorderai del mondo che ha accolto la tua nascita?

Quanto odierai dopo aver ricevuto quelle ferite?

Visibili e sanguinanti ma anche silenziose, che non riusciranno ad avere voce.

Le parole le ritroverai forse quando le ore rincorrendosi, allenteranno il tuo dolore.

La ricordo mia nonna quando parlava della guerra: era un tempo lontano ma nei suoi ricordi alcuni momenti erano cristallizzati. Per quello credo che la semplice vita di tutti i giorni fosse una conquista di cui gioire.

Abbraccio mia figlia appena sveglia e mi sento fortunata che non debba essere lei a vivere quella disgrazia.

Mi sento fortunata ma mi sento male al pensiero che in ogni posto del mondo dove c'è una guerra, un bambino non possa svegliarsi al mattino con il solo pensiero di guardare un cartone sulle ginocchia di mamma o papà, abbracciando il suo peluche.

Foto di pixabay




giovedì 18 settembre 2025

Dibattiti

Ogni giorno vediamo notizie che scorrono sotto i nostri occhi alla velocità della luce....scrolliamo senza freni.

Passiamo da Gaza brucia a Sinner sbeffeggiato da Fedez: è quasi imbarazzante.

I pensieri che popolano la nostra mente hanno variabilità da disgrazie a inutili skibidiboppi, ma così è anche fuori, nella vita reale.

C'è molta confusione, ci sono schieramenti, c'è tanto di tutto e forse troppo.

È vero che il silenzio e complicità ma è altrettanto vero che il troppo chiasso fa perdere di vista le cose.

Abbiamo perso fiducia in ogni rappresentante governativo e ognuno a modo suo cerca di porre in risalto la causa che ritiene importante, sia essa Gaza o Ucraina o le altre millemila guerre che ci sono nel mondo. 

È giusto porre il dibattito in questo modo?

Mi sono spesso detta che la differenza si fain cabina elettorale ma credo anche che per quei pochi che ancora vanno la corretta via per le cose del mondo è questa.

E quindi come possiamo fare, noi che siamo dalla parte fortunata, per ora, del mondo?

Come possiamo fare si che le cose cambino? Ma soprattutto possiamo fare ancora qualcosa? 


mercoledì 17 settembre 2025

Ci sono comandamenti non scritti

ricorda che non puoi controllare tutto. 

La società di oggi, la tecnologia, ci ingannano pensando di riuscire a prevedere ma la realtà è che invece bisogna imparare ad accettare.
La vita accade, nella sua estrema ferocia e nella sua immensa bellezza.
Siamo piccoli di fronte a questa grandezza e occorre comprenderlo nuovamente, si è perso il senso.





martedì 16 settembre 2025

Confronti

L'amor che move il sole e l'altre stelle. 

Dante Alighieri 

L' odio e il potere manovrano i popoli e ne decidono le sorti.
2025



lunedì 15 settembre 2025

Il profitto

Questo weekend ho iniziato a vedere il documentario su Netflix "buy now" l'inganno del consumismo.

Sono tantissime le riflessioni da fare e noto com dispiacere che purtroppo in pochi le fanno....

Credo che in primis la cosa che più fa arrabbiare è che questi grandi gruppi come Amazon, Shein etc abbiamo individuato un sistema infallibile e studiato alla perfezione che induce a comprare e questo è nulla se si pensa che sviluppando un adeguato senso critico si dovrebbe da solo arrivare a capire che è insostenibile questo ritmo.

Il peggio è la collusione con un sistema che è foraggiato dai governi! 

Basti pensare che la logica dei rifiuti quindi del riciclo è demandata a ogni singolo paese, alla peggio questi rifiuto vengono bruciati. E per rifiuti si parla di tonnellate di roba invenduta,  nel caso del cibo deperita,  che deve essere smaltita e di cui buona parte è totalmente non riciclabile.

Il rifiuto non è un problema dell azienda che produce ma diventa un problema del mondo, che difficilmente trova soluzione.

Solo le leggi possono mettere un tetto alle produzioni ma nessuno anche solo tenta di farlo.

La massimizzazione del profitto non è fermata da nessun principio di etica.

Le aziende di elettronica hanno sfruttato molto bene il criterio dell' obsolescenza programmata: oggetti impossibili da riparare devono essere sostituiti dal nuovo.

Anche qui i governi dovrebbero incidere sull argomento creando leggi che consentano vie diverse o comunque un freno alla produttività in costante escalation che so ponendo un limite su ogni modello ovvero che deve avere caratteristiche differenti profondamente dal precedente modello, magari inserendo dei termini.

Secondo me ci potrebbero essere cose da fare senza farci credere che solo il popolino ha la possibilità di cambiare le cose ma dovrebbero essere sviluppati attacchi frontali a queste multinazionali che sono piene di avvocati e di denaro fino quasi a comprarlo uno stato.

Basti pensare a Bezos che affitta Venezia intera per sposarsi: questo è l' emblema del capitalismo.

La sinistra dov'è? Quando tornerà ad occuparsi davvero di contrastare l'impero?

Oppure dobbiamo pensare che anche loro abbiano in fondo cambiato bandiera?

Foto di Moondance



sabato 13 settembre 2025

Analisi

 Credo ci voglia una vita intera per analizzare se stessi: da dove si proviene, la famiglia,  le dinamiche relazionali.

Ci portiamo dentro moltissimo di tutto questo: chi dice che una famiglia sana, fondata su amore e rispetto, genera individui "a posto".

Chi non lo pensa della propria? Eppure vediamo ogni giorno attimi di follia e senza troppo esagerare riconosciamo in altri tratti caratteriali che provengono da difficoltà emotive provate in infanzia.

Più facile vederlo in altri, più difficile in sé stessi: analizzarsi, mettersi in discussione è da sempre difficoltoso perché include il senso critico.

Oltremodo mettere sotto una luce oggettiva ciò che è pieno di sentimenti, attaccamento ai genitori, traumi familiari, genera in noi una barriera di difesa.

Aprirsi significa scoprire il proprio cuore e la propria mente, prendere coscienza delle imperfezioni, analizzarle e possibilmente risolverle.

Quante volte ho pensato ad un terapista .... Sarebbe come praticare uno sport, allenare il nostro io a star bene perché come il fisico anche l' anima ha bisogno di scaricarsi e vuotarsi da pesi superflui.



venerdì 12 settembre 2025

Stefano Benni

Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. 
Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti.



giovedì 11 settembre 2025

Pedala pedala

 Mi vedo con la bici mentre passo per le vie del paesello, con la mente immersa in tutti i miei pensieri: la scuola, la lezione prova di pilates, come si sveglieranno le bambine, la nuova canzone da provare, da che quadro elettrico iniziare i rilievi, la voglia di vedere mia mamma sorridente.

La vita di tutti i giorni ci riempie la mente mentre il mondo scorre in altri angoli di mondo.

Sotto le bombe a Gaza, sulla barca di un pescatore nelle Filippine, in una baracca nelle Favelas, sulle strade di Tokio.

Tutti conduciamo la nostra vita: piccola, semplice ma la nostra.

Nessuno dovrebbe avere il diritto di decidere della nostra vita, delle sorti del mondo, della direzione da prendere.

In un mondo ideale dovremmo essere capaci di cavarcela da soli, di rispettarci, di regolare la nostra società e invece...

Leggiamo ogni giorno che in qualche punto del mondo qualcuno accende un focolaio, commette azioni che minano gli equilibri .... La natura dell' uomo ci fa riscoprire la sua immensa ignoranza.



mercoledì 10 settembre 2025

Non avere occhi per capire


Un disperato segno d'esistenza 
Lezione di una natura che sopravvive 
Geme il presente un lento suono di morte
La bellezza dell'essere 
Annientata dalla cieca violenza

la civiltà è un dio bifronte 
Per una perla 
Uno sterco all esatto opposto 

Una condizione misera
Suona a condanna

martedì 9 settembre 2025

Terzo canto - Free palestine

Mia figlia questa notte si è sognata la guerra.




In questi giorni in cui è cresciuta la protesta contro Israele, in questi giorni in cui se ne parla di più, forse qualche immagine di troppo vista al telegiornale.....
Come spiegare ciò che accade: come dirle che la guerra nella società di oggi è presente in tante parti del mondo, come farle capire cos'è e perché la fanno?
Cosa può pensare un bambino di fronte alla catastrofe umanitaria che sta succedendo in quella zona?

Si soffre tutti vedendo cosa succede, si soffre al pensiero che la popolazione sia incastrata in una fetta di terra e che non possa e non riesca ad uscire per salvarsi la vita ma anzi venga ingannata per essere uccisa 
Non riesco a pensare che questo mondo ad oggi sia possibile, non riesco a capacitarmi di come, in nome di una sudditanza eterna all' America, continuiamo come governo a non prendere posizione.

Dante citava nel suo libro il girone degli ignavi ovvero coloro che durante la loro vita non hanno mai agito né nel bene né nel male, senza mai osare avere un'idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte. 

L'Italia si sta comportando esattamente in questo modo. Attenzione ala punizione nella divina commedia: in morte destinati ad inseguire un’insegna, simbolo della loro viltà venendo punti da insetti, vespe e mosconi, creando ferite sanguinanti che mischiandosi con le lacrime a terra alimentavano vermi.  
È chiaro il disprezzo che Dante sente per questi individui. Non li ritiene neppure 
degni di entrare nell'Inferno. Non li vogliono né i diavoli né gli angeli.

E intanto non prepariamo il back to school......




domenica 7 settembre 2025

Boh

 Ieri sono stata in un bar a fare colazione con la mia famiglia. Come solito le bimbe hanno fatto un po’ di casino e mi stavo preoccupando di prendere le cose e portarle alle ragazze del bar. Una ragazza molto gentile mi ha detto “stai tranquilla e goditi la tua colazione, già che uno viene fuori al sabato a far colazione deve stare sereno”.

Questa cosa mi ha colpito molto: in realtà io faccio spesso colazione al bar quindi non mi sentivo di dover aver un trattamento speciale. Ho pensato a questo questo concetto in larga scala e immaginavo a come le persone abbienti che trascorrono la loro vita a non doversi preoccupare del cibo, di cosa mettere in tavola, di dove fare la spesa per risparmiare un po’ e che si dedicano invece anima e corpo a ciò che vogliono ad esempio solo all'educazione dei figli o alla propria passione o insomma a qualsiasi altra cosa.

Non so il momento della colazione loro potrebbero viverlo approfittando per parlare ad esempio, mentre altri mettono in tavola una colazione sana attenta ai gusti di tutti e alla salute.

Non mi sveglio certo ora pensando che esistono i ricchi ma sono cosciente che ci sono tantissimi altri che in ogni momento devono fare i conti sempre è una colazione al bar e’ un lusso. Caspita ne avrebbero diritto tutti.

C’è molto divario fra i ceti sociali .

Vero forse che il ceto medio spende di più ma facciamo una analisi: lo società è improntata sull’ immagine, far vedere che si è sempre al top, cene, casa, vacanze, macchina. I bambini subiscono il confronto a scuola quando un compagno fa la festa di compleanno super, lo zaino ultimo grido, il concerto del gruppo preferito.

Una società che urla contro le discriminazioni e ne fa invece una routine sociale quotidiana. 




giovedì 4 settembre 2025

Springtime

 

Via Andreani 



In un attimo la primavera se n'è andata, ti giri ed è estate. Quest' anno passata in fretta in realtà, veloce come la società di oggi.

Se azzerassimo per un secondo il vortice che ci attanaglia potremmo vedere aprirsi un fiore, sapremmo quanta fatica si fa per mettere nuove gemme, vedremmo le rondini nel cielo.

Tutto passa velocemente, l' importanza di ciò che ci accade intorno dovrebbe avere risalto perché ogni minuto è un'evoluzione.

mercoledì 3 settembre 2025

Valerio Berruti - More than kids - Palazzo Reale

 Quest' estate ho visto la mostra di Berruti a Palazzo Reale intitolata "More than kids", incuriosita dalla "giostra di Nina" ho coinvolto la mia famiglia in un pomeriggio di arte.

Piacevolmente sorpresa dalla bellezza delle opere e dal loro significato, scopro che Valerio è un coetaneo che ha centrato sull'infanzia e sulla figura del bambino la maggioranza delle sue opere e che è legato al mondo della musica. 

Ha disegnato la copertina dell' album di Dalla "angoli del cielo" ha potuto avere il maestro Sakamoto come creatore della musica di una sua video animazione realizzata con il montaggio di oltre 300 disegni in preziosa lacca su carta giapponese.

Alla mostra di palazzo reale nell' opera Don’t let me be wrong, la grande scultura allestita nel cortile del palazzo la musica è di Daddy G dei Massive Attack.
Le video-animazioni Lilith hanno la colonna sonora di Rodrigo D’Erasmo, e Cercare silenzio il suono di Samuel Romano, storica voce dei Subsonica.

Nell'opera "Nel nome del Padre" (2024) di Valerio Berruti, i bambini rappresentano i conflitti in corso nel mondo, con ogni scultura che simboleggia una guerra diversa, guardando tutti verso la stessa direzione, ignari o assuefatti alla violenza che li circonda. 
Nel nome del padre


Valerio Berruti More than kids 

giovedì 28 agosto 2025

Alarm ++++++

 Noto sempre più spesso nella mia testa catastrofi ipotetiche o comunque fatti brutti. Per intenderci, pazzi che entrano in un bar accoltellando, attentati vari, disastri di tipo ecologico insomma un poutpourri di cose che non erano incluse nella mia mappa mentale.

Addosso tutta la colpa ai social e alle news che vengono comunque veicolate sempre sui social: bombardamento incessante di notizie cruente, mortificanti, allarmistiche.

Temo che si sia iniziato a vivere solo di questo perché tutto il resto annoia e lo si vede anche nei gesti estremi della gente, nei litigi, nei modi.

È davvero l' involuzione 



lunedì 25 agosto 2025

Cercate di capire

Www.leoncavallo.org 

Vorrei parlare del Leoncavallo e vorrei dire tante cose ma so che non ci sono persone disposte ad ascoltare, o forse ce ne sono poche.

Tutti a gioire dello sgombero in nome di una ripristinata legalità....una società immobiliare e ripeto una società immobiliare, a cui hanno dovuto pure versare soldi per un mancato sgombero, che si riappropria di un immobile che raderà al suolo per fare chissà probabilmente palazzine di appartamenti per ricchi i cui occupanti risiederanno loro e ma che faranno l aperitivo a 30€ al bicchiere in zone esclusive. Sì ma la vera Milano dove va a finire?! La cultura, il confronto sociale, la solidarietà, l’arte e il respiro underground!? Una città preda del disagio e della criminalità, in cui il divario tra ricchi e resto del mondo è immenso, piena di persone che non la abitano ma che transitano che futuro può avere!? 

Davvero non riuscite a odiare chi si sta arricchendo alle nostre spalle, davvero non riuscite a capire che la criminalità e il disagio arrivano perché manca un tessuto sociale educativo che crei occasioni e altresì punisca chi fa illeciti compresi gli evasori, i furbi e gli strozzini legalizzati?

Quando occuparono lo stabile era un area dismessa che non produceva nessun reddito anzi ma al contrario ha creato occasioni, ha curato, ha arricchito l’anima. 

E’vero che occupare non è giusto ma vediamo anche cosa andiamo a perdere e cosa andiamo a guadagnare?

Ora la palla è in mano al sindaco Sala e alla sinistra che distante dalle dinamiche che l’hanno sempre contraddistinta, deve trovare una soluzione e speriamo che ci sia perché è ora di farsi sentire e di riprendere la strada giusta.







martedì 19 agosto 2025

PoV

 E’ un mondo da fermare, accogliamo il silenzio come un dono, ascoltiamo i suoni della natura e il respiro della terra. 

Non facciamolo solo un giorno di vacanza, dedichiamo a questa pratica tempo, facciamolo rientrare nella routine quotidiana.

Sento levate di scudi perché i negozi sono chiusi ad agosto, meglio! Approfittiamo per cambiare punto di vista.

Torniamo ad una vita più attenta all’uomo e ai sui bisogni che sono ben lontani dalla soddisfazione del possedere.

Votigno - RE
Votigno (RE) - un angolo di Tibet


sabato 16 agosto 2025

Non frettolosamente

occorre una certa urgenza di vivere: non frainetendemi non buttare via per la fretta di fare. Intendo fare esperienze, non buttare il tempo in inutili rimorsi, donarsi completamente nei sentimenti, non lasciare che un passato ingombrante ci impedisca di realizzarci, non cadere nella paura. Prendere coscienza della vita nella sua unicità ma anche nella sua verità ci consentirà di godere di ogni singolo momento e ci aiuterà a capire le cose davvero importanti. 

#lifemood



giovedì 14 agosto 2025

Estate litigiosa

 Oggi ho litigato con uno. Era dietro di me e sbuffava, sbuffava perché la cassiera ci metteva tanto, perché la signora pagava con carta, arrivati al nostro turno sbuffava perché non c erano le etichette e sono tornata indietro ben di volte per cercarne uno alternativo con etichetta. Finito finalmente il conto ironica dico "dai ragazze siamo state velocissime" e lui si lascia scappare un "eeeh". Allora io "si comunque è anche il 13 agosto, c'è una cassa sola bisogna pazientare" e lui "ma mica ce l ho con voi, sono loro che sono disorganizzati" e io "e allora perché sbuffa come un ossesso mentre cerco di finire?".

Fuori dal negozio incrocio il suo sguardo, e lui "ma cosa mi guarda?!" E io " sto aspettando mio marito". Lui esce e incredibilmente dopo che mio marito fa sentire la sua voce si calma e se ne va.

È bastato un attimo ad accendere gli animi, io non sono una litigiosa ma sono stanca, stanca di vedere le persone arroganti maleducate farla sempre franca.

Credo nella gentilezza come valore!



venerdì 1 agosto 2025

Luciotto

 La paura del buio è qualcosa che ci lega al nostro essere bambini. Le stanze buie, la luce spenta al di là della porta trasporta il nostro inconscio nella paura dell' ignoto.

Nell' infanzia c'è la costruzione di mostri pronti a terrorizzati come nel film Monster & Co; creature spaventose e pensieri altrettanto.

Le paure hanno un "modo" per venirti a trovare e sono come visibili, hanno un identità.

Arriva la luce ed ecco puf che spariscono come un antidoto che ti salva da morte certa.

Quando sei grande le paure non hanno un ambiente: sono tra i pensieri in ogni momento della giornata, si nascondo nella mente assieme ai pensieri buoni e non hai nella per farle sparire. Li la luce non basta!

O meglio la luce non è fisica ma è dentro di noi: un faro gigante che ci aiuta a sopportare e non sprofondare nell' oblio della paura. È un faro che va nutrito come tutto il nostro corpo e in alcuni momenti della nostra vita ha un luce flebile flebile, ma è lì.

Quanta forza chiediamo alla nostra mente, quanta è necessaria per non essere sopraffatti.

Era quando con questo piccolo amichetto luminoso accompagnava le mie notti. Ho voluto regalarlo anche a loro come buon auspicio per vivere quanto più possibile "illuminate".



martedì 29 luglio 2025

Interessarsi

 La superficialità è un valido nemico in molti ambiti pubblici. 

C'era un'amica di mio papà molto cara che purtroppo è morta alcuni anni fa, aveva una malattia degenerativa dei polmoni che l' ha consumata.

Ricordo ancora quando mi disse che doveva prenotare una visita e che disse di non voler utilizzare nessun espediente per passare avanti alle liste di attesa e non lo fece mai, nonostante conoscesse molti medici a causa della sua condizione.

Se ognuno facesse il proprio lavoro con solerzia e interessamento per conoscere anche le condizioni di chi ha davanti probabilmente saremmo più giusti. È una società talmente malata che spesso non è possibile farlo a causa di interlocutori bugiardi, arroganti e presuntuosi, perciò tutto si è indurito, lavori sottopagati fanno da padrone sulla nostra coscienza e le cose vanno come conosciamo.

Questo è solo un esempio dei tanti.....in ogni ambito se ognuno ponesse attenzione in generale, il mondo ne gioverebbe. 

porre attenzione significa curare qualcosa o qualcuno, immedesimarsi, preoccuparsi, interessarsi e quando lo fai non sempre sai dove andrai a finire ma verrai ricompensato e arricchito, quasi sicuramente non con qualcosa ma con un tassello in più che compone la nostra dignità e coscienza personale. 



giovedì 24 luglio 2025

cosa fa di una vita, una vita degna? È sufficiente la semplice durata?

lettera di Laura Santi 

A chi ancora crede che non sia giusto scegliere di morire. 

A chi ancora mette in mezzo la religione. 

Alla politica che non lavora per il diritto di morire.



mercoledì 16 luglio 2025

provare dolore..

 Il lamento del mondo

Ogni giorno leggiamo cose terrificanti spesso al di là delle nostre percezioni reali. Fatti di cronaca che rasentano l'inverosimile, immersi dentro ad un poutpori di notizie che provengono dalle svariate latitudini e che trattano di guerra e di disastri ambientali. 
Come sempre i social non si fanno attendere a creare notizie sensazionalistiche, arricchendo di particolari tragici e macabri. 
Non ultimo tik-tok che ha reso paro-paro il video della persona he è stata risucchiata dal motore dell'aereo: ora io penso che nella nostra testa tutti abbiamo immaginato come possa finire una persona macinata da un elica a pressione e temperature elevate, ma io dico c'era veramente bisogno di mostrarlo? 
Quale sadico desiderio spinge le persone a volere vedere quello che già e presumibile?
Cosa aspettiamo di provare....
Non solo tik-tok ma anche i giornalisti che interrogano un testimone chiedendogli dettagli su corporatura, abbigliamento e domandando come era finito.

Il lamento del mondo siamo noi che non riusciamo più a essere nel solo entusiasmo della vita. 


venerdì 4 luglio 2025

Oggi


Vento del mare

Pulisce i pensieri

Rasserena l’anima

Cosa significa libertà?

Vivere sotto le stelle 

Amare il mondo

Credere di sapere come

La bellezza di essere

Senza responsabilità 

Collezionare esperienze 

Per imparare a vivere

venerdì 27 giugno 2025

E' davvero tutto qui?

i periodi della vita

Quanto si brama la vita adulta quando si è piccoli....c'è urgenza di diventare grandi, essere autonomi, indipendenti. 

Poi dopo un breve periodo magico che passa per i primi viaggi con gli amici, l'affermazione professionale, nutrimento delle passioni, la ricerca dell'anima gemella, la creazione della propria vita insomma si inizia a vacillare. 

I problemi economici,  i problemi di salute delle persone vicine o i propri, i cuori spezzati, la disillusione del valore dell'equità sia lavorativa che nella società. E in un attimo inizia un periodo in cui ti senti bersagliato a destra e sinistra dai casini della vita, passi da una sera ad un concerto con birra in mano e sconosciuti attorno con cui ti diverti  a chiuderti in casa per paura di rimanere con 1euro in tasca, logorato e stanco, a riflettere sulla situazione attuale della società rifugiandoti nelle cose del passato.

Dov'è che si poteva evitare tutto questo? 

Quand'è che c'è lo switch che ti trascina nel baratro del mondo adulto? 

I macigni che ci gravitano addosso che all'inizio sono solo dei satelliti stanno li appollaiati sopra di noi pronti a colpirci. 

Quando si può tornare liberi e spensierati....



Foto da pixabay

domenica 22 giugno 2025

I programmi ....

Un'utopia il pensiero di poterne avere

Che poi uno alla fine che razza di programmi può fare in un mondo come questo?

Uno si sveglia la mattina e si fa giustiziere del mondo e noi? Come è possibile giustificare che quattro personaggi detengano il nostro destino?

La vita è già abbastanza difficile così e oltre ad avere mille variabili da considerare le carte degli imprevisti non sono gradite.

Che mondo possiamo avere se non abbiamo ancora capito che viviamo su un unica terra? 

Sono estremamente triste per ciò che succede e lo sono oltremodo perché ho due bambine splendide che non meritano un mondo così.


venerdì 13 giugno 2025

Vita di oggi

Ci sono giorni in cui ti senti invincibile, macini eventi, organizzazioni, lavori, meeting come una macchina estremamente efficiente. Ti spendi a destra e sinistra fino al limite estremo. 

Poi ci sono dei momenti in cui senti che stai tirando troppo la corda, che perdi qualcosa per strada, che non è sano avere tutto sotto controllo. Te ne accorgi perché perdi le chiavi, sbagli a scrivere mail, non riesci a creare momenti di complicità con la tua famiglia. 

Tutto questo è cortisolo .... Direbbero gli influencer del corpo. Si è lo stress la sollecitazione massima a cui siamo sottoposti ogni giorno in ogni ambito della nostra vita. 

Ci vuole sempre una via di fuga, ci vuole un rifugio ma a volte pure quello è troppo poco. Bisogna respirare, vedere boschi, ascoltare l acqua, spegnere il cellulare. 



Votare

Il diritto di scelta è sacrosanto. E’ mancato l interesse, l’approfondimento, l’intelligenza e questo lo hanno cavalcato per benone coloro i quali hanno ridotto tutto a: sti extracomunitari col caxxo che gliela do la cittadinanza. 
I giovani sono andati, coloro che vivono con i piedi ben piantati nel mondo del lavoro e nel mondo in generale, non sono andati quelli che hanno tirato i remi in barca e che hanno pregiudizi su tutto e tutti.
Detto questo scegliere e’ un diritto ed è stato dato a tutti ma non lo ricordano e soprattutto non ne hanno rispetto.



giovedì 5 giugno 2025

Discussioni in ogni tempo

Ieri parlavo con un collega ... Siamo partiti dalla bellezza dell' esistenza dei CAM in città, passando per il diritto al voto fino all' intelligenza artificiale.

Quante cose sarebbero da approfondire e discutere con analisi costruttive e riflessioni. Eppure il dibattito non c'è, mai. Non si discute di nulla è tutto piatto, un mondo senza i famosi POV, o meglio si è convinti si averli ma sono basati sul nulla cosmico o su un video di YouTube.

Ogni giorno ho bisogno assoluto del confronto, fortunatamente in casa siamo in due teste pensanti e mi auguro che le nostre bambine assorbano un poco di senso critico e di capacità di analisi.

Quanto vorrei che questo entrasse anche negli ambiti dove si fa comunità. Alla presentazione della scuola primaria è stato detto che la scuola è soprattutto l ingresso nella socialità, nel mondo, nei modi dello stare insieme. Bene, oggi la socialità è mutata, parte sempre dagli stessi principi che devono essere solidi e marcati: rispetto, dignità, accoglienza ma passa anche per l'analisi del nostro tempo, la raccolta delle capacità per analizzare le cose, per gestirle.

Non alla primaria ma insegnare a gestire le emozioni ed i rapporti: quei ragazzi che vediamo che commettono atti di violenza è evidente che non hanno gli strumenti per amministrare le emozioni, i sentimenti. So che non dobbiamo addossare alla scuola questo compito, ma il risultato delle politiche sociali e dell' impoverimento culturale hanno dato luogo a genitori incapaci di esserlo.

La violenza, la criminalità, il disagio sono frutto di ciò che siamo e arriverà un punto in cui il fenomeno non si può arginare colpendolo e basta, occorrerà prendere in mano le redini e iniziare dal principio, dal plasmare individui coscienti che abbiano dentro senso civico, di comunità.

Spero sempre che arrivi qualcuno che ha a cuore queste tematiche.....

lunedì 2 giugno 2025

Storie di adolescenza

In passato sono stata sempre e solo la ragazza di…..Avevamo amici, o per lo meno sembrava lo fossero  ma poi quando tutto è finito si sono eclissati, estinti, volatilizzati a parte uno o due.

Ho ricominciato da capo, la mia adolescenza tutta inserita in quella realtà è stata brutalmente cancellata.

Ho cambiato persone, ho cambiato modi e spesso non ricordo nemmeno cosa ho vissuto perché i miei ricordi e’ come si fossero relegati in un punto di non ritorno.

Non rimpiango nulla e nemmeno sono arrabbiata, eravamo giovani e inesperti, pensavamo dí conoscere ogni cosa e invece non sapevamo un cazzo di niente.

Mi spiace che nessuno abbia avuto la curiosità di sapere il mio futuro e forse spiace anche a me di non aver vinto quel aurea di rancore che forse nutrivo nel primo periodo che mi avrebbe consentito di sapere qualcosa di loro.

Abbiamo vissuto tanto insieme, a modo nostro ci siamo protetti con quell’amicizia fatta di esperienze e di scoperte.

Mi auguro che tutti stiano bene perché la vita è davvero stronza, mi auguro che abbiano raggiunto i loro sogni e i loro obiettivi.

La vita è troppo breve per portare lutti nel cuore, il futuro ce lo costruiamo ogni giorno, il passato fa parte di noi, ha contribuito a creare ciò che siamo.

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