domenica 10 aprile 2011

Lontani


Lontani centinaia di chilometri:
lontani dagli occhi, dalle mani, ma non dal cuore.

Legati da un filo sottile, invisibile
ma resistente.

Di te so molto poco:
so che vivi non lontano dal mare,
che ti alzi al mattino per correre,
che suoni e lo vorresti fare sempre;
so che ami le cose semplici,
la natura e l’amore, le parole e la musica
la buona cucina;
so che ti sei innamorato una volta e che non è andata come dovrebbe.

Non conosco la tua voce, i tuoi gesti:
come muovi le labbra mentre parli,
come vedono i tuoi occhi,
cosa sogni dalla vita
ma ti sento vicino.

Uniti dalla solitudine,
quella buona, quella che aiuta a capire
uniti dal desiderio di qualcosa di migliore, qualcosa di speciale
uniti dalla voglia di provare un’emozione.




venerdì 8 aprile 2011

E.n. - Baustelle

Se fossi te
Sarei magnifico
Un’orchidea
L’Oceano Atlantico
Brigitte Bardot
Capelli di pensieri neri
Ora che vivo al Nord
Ti amo un po’
Aspiri Marlboro
Mi sorridi
Se fossi uguale a te
Sarei Venere di Milo
Avessi la bellezza classica
Che vive in te
Avessi un giorno o due
L’eternità
Della tua immagine nervosa
Allora io sarei nel vento
Di sinistri boulevard
Una ninfea
Una cometa nera
Una Jaguar
Una star

Per adorare te
La tua libertà
Poche righe
Ma solo per te
Per i tuoi uomini
Per il cabernet sauvignon
Cioé le labbra tue
Ecco perché

Brillassi io
Al pari della tua ceramica
Se lo sfoggiassi io
Quel decolletée
Sarei nel nome del Signore
La tua purezza è nell’essere
Inconsapevole Art Déco
Sei decadentemente nuda
I tuoi fianchi
Li avessi io

Per le tue palpebre
Per le piccole vene scure
Per sua santità
Eyeliner
Per Gesù Cristo
E per il cabernet sauvignon
Cioè le labbra tue
Ecco perché
Per Jackie Kennedy
E per Marylin
Per chiunque
Ma solo per te
Elisa



Massimo Zamboni

Colpisci di nuovo la mia esistenza facendola oscillare ti chiedo la forza di portarmi via da me [..]MZ

mercoledì 6 aprile 2011

Divino













Stracci di nuvole si tingono di rosa,
sparpagliate in questo cielo azzurro pastello
l’odore dell’erba appena tagliata
grida di bambini che giocano
a consacrare quell’ultimo spiraglio di luce
che prende per mano il giorno e lo accompagna nelle braccia della notte.
Sento il peso di questa bellezza sulle spalle
mentre cammino
sento la sete d’amore, d’emozione
la stessa che sa darmi questo cielo
dipinto da Dio.

lunedì 4 aprile 2011

Le Luci della Centrale Elettrica - Cara Catastrofe



da "Per ora noi la chiameremo felicità"
...Tanti ricordi su questo pezzo e il live Data Zero a Ferrara.......l'ho davvero chiamata felicità per una notte intera, per due mesi almeno....

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