giovedì 22 settembre 2011

Abitudine


Vedi il ruscello che sgorga tra queste montagne
incastonato tra sassi secolari
circondato dal verde smeraldo dei pini
e sullo sfondo questo cielo azzurro?
Cosa puoi dirmi di quel che vedi?

Splendido!

Respiro vitale
magnificenza
serenità
bellezza

Ebbene se lo vedessi sempre ti stancherebbe?
Come tutte le cose
ma non per questo devi smettere di guardare
ogni volta potrebbe esserci un particolare nascosto
che i tuoi occhi non avevano veduto
o non eran capaci di vedere:
Una luce, un colore, una via

Non stancarti mai di quel che hai
non fermarti in superficie
scendi,
scendi sempre in profondità
perché se il tuo sguardo si abituerà a quel che vedi
avrai smesso di sognare
ma sarai anche colpevole di non aver saputo guardare.

mercoledì 21 settembre 2011

Nietzsche - Delle prime e ultime cose

L'umanità ama fugare dalla propria mente gli interrogativi sull'origine e sugli inizi: non si deve forse essere quasi disumanizzati per sentire in sè l'inclinazione contraria?

martedì 20 settembre 2011

Jacques Prévert - Ero nuda tra le sue mani

Ero nuda tra le sue mani
sotto la gonna alzata
nuda come non mai.
Il mio giovane corpo
era tutto una festa
dalla punta dei piedi
ai capelli sulla testa.
Ero come una sorgente
che guidava la bacchetta
del rabdomante.
Noi facevamo il male
il male era fatto bene.

lunedì 19 settembre 2011

..un altro ciclo


...e di nuovo stasera ho visto la morte che arriva, per la seconda volta quest'anno. La morte di un corpo, di un insieme di organismi che cedono al lavoro, all'usura, al tempo, alla malattia. La natura si manifesta ancora in tutta la sua crudeltà, sta lì a ricordarci che tutto ha un ciclo: un inizio un percorso e una fine. Pensare che questo sia il normale decorso di ogni esistenza ci aiuterebbe ad affrontare la vita con un altro spirito.
Cinismo? Forse no solo senso di responsabilità verso questo piccolo universo che è il nostro corpo: a conservarlo come una cosa preziosa, a metterlo in relazione con il mondo con ciò che gli sta intorno e ad assaporare a pieno ogni momento nell'istante in cui si sta vivendo.
Questo perchè è vero che ho visto un corpo morente ma ho visto anche persone stare intorno a questo corpo e piangere: piangere perché non potranno più vedere questa persona, piangere perchè mancherà loro la sua presenza, il suo carattere, il suo amore; perchè è stato padre, uomo, marito, nonno e fratello; perché ha riempito la vita delle persone che lo circondavano con il suo vissuto.
Ora vedo le stesse persone che si attaccano alla speranza, a quegli ultimi momenti che rimangono per vederlo, stare con lui, viverlo. Non riesco a capire, e nulla mi aiuta in tal senso, cosa stia succedendo ora dentro la mente. Spero che si sia addormentata, che non capisca ciò che accade, che non abbia coscienza della sofferenza, ma purtroppo queste spiegazioni non si possono trovare nemmeno nella scienza, nemmeno nelle parole di un medico che a tua madre che domanda piangendo “ma quando apre gli occhi comprende?” e il medico rispondere “Signora non so che dirle" Credere in Dio, pensare che passerà ad una vita migliore, auguragli che starà meglio in un altro luogo? Mi piacerebbe pensarlo, anzi forse farebbe bene a me come a tutti quelli che sono qui, ma la reltà dei fatti è che tra non molto questa persona non ci sarà più su questa terra, concluderà il suo ciclo.

http://www.youtube.com/watch?v=2hXTEe3JuQw 

Nietzsche - La donna e il bambino - Senza rivali

Senza rivali - In un uomo, le donne notano facilmente se la sua anima è già presa; vogliono essere amate senza rivali, e gli rimproverano gli scopi della sua ambizione, i suoi compiti politici, la sua scienza e la sua arte, se egli è appassionato di queste cose. Tranne che egli non brilli in questi campi - allora sperano, in caso di una relazione amorosa con lui, che si accresca anche il loro splendore; se le cose stanno così, favoriscono l'amante.

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