giovedì 16 maggio 2024

Blocco linea

 È morta martedì una donna di 47 anni, investita dal treno per Cadorna. Treni fermi, gente arrabbiata. Ore 8 sbloccano la linea.

Sono in treno, ora si parla di quella donna.

 Era di Cesate, tempo fa il marito è morto, aveva un figlio. 

Era italiana.

Erano facce conosciute.

Che disgrazia.

Camminava sui binari piangendo.

Eh quando c'entra la testa...

Particolari crudi, dettagli, ricostruzione.

"Sentire cambiamo discorso che oggi già piove"

E una vita se ne è andata, il giorno è cambiato, un altro mattino.




lunedì 6 maggio 2024

Non c'è niente che sia

un'altra casa

un altra serie di abitudini

nuovi sguardi 

nuovi equilibri

è già successo 

in altre vite 


ora c'è un letto a castello 

confusione e allegria

ci sono quattro spazzolini 


si sa che 

"se porti lo spazzolino significa che rimani"

sono rimasta 

l'amore si è moltiplicato

è forte e dura

spesso chiedo sia per sempre

so che sarà cosi

anche se noi non duriamo 

anche se noi non saremo 

per sempre 

domenica 28 aprile 2024

Vele spiegate

 Oramai di traslochi ne ho fatti tanti: cambiando modo di vivere, cambiando città e anche regione, cambiando misure e pure tipologia d'abitare. Un trasloco è un modo per lasciare andare il superfluo, prendere coscienza che qualcosa cambia e non solo di oggettivo ma anche dentro di te. Si compiono scelte, si fanno passi, si procede verso una fase nuova se ne prende coscienza. Ad un attimo dal sonno le bimbe mi hanno detto " ci mancherà la vecchia casa" e io gli ho risposto "è normale, abbiamo passato tanti momenti della nostra vita ma restano i ricordi. Ciò che è importante però sono le persone che costruiscono i ricordi e noi siamo sempre gli stessi ovunque e sotto qualsiasi tetto". La vita è un costante cambiamento, ogni cambiamento duro che sia porta con sé la novità che è un motore per raggiungere nuovi obiettivi. Issiamo le vele, si parte!

giovedì 11 aprile 2024

Giornata del parkinson

 Oggi è la giornata mondiale del Parkinson. Ho avuto una nonna che da quanto i ricordi di bambina mi consentono di vedere, ha sempre avuto questa malattia. Non l' ho mai conosciuta veramente un po' perché chiusa in alcuni preconcetti soprattutto religiosi troppo grandi per una bambina di sei anni;  un po' perché era difficile mai avere un rapporto sincero, naturale. Ho conosciuto invece mio nonno, suo marito che l'ha amata, aiutata, accudita fino a che ha avuto vita, finita prematuramente purtroppo. Questo dolore è stato grande, talmente tanto da non poter sopportare la vita oltre lui. A leggerla questa storia è tremenda e densa di disperazione, al tempo stesso romantica e piena di sacrificio. La malattia è qualcosa che non dà chance, si presenta e devi farci i conti, violentemente oppure resilientemente; ognuno ha la sua ricetta, il suo modo. Il Parkinson è subdolo perché oltre al fisico violenta anche le cellule più belle del nostro essere umano: uccide l'allegria, esaspera la depressione, ferma la tua vita e ti costringe ad aspettare che la crisi passi. Tremendo! Passi avanti sono stati fatti ma rimane una malattia che toglie alla vita la sua spensieratezza.

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