L' orrore abita i tuoi occhi, nel seno dell' infanzia distrutta dalle bombe
Cosa ricorderai del mondo che ha accolto la tua nascita?
Quanto odierai dopo aver ricevuto quelle ferite?
Visibili e sanguinanti ma anche silenziose, che non riusciranno ad avere voce.
Le parole le ritroverai forse quando le ore rincorrendosi, allenteranno il tuo dolore.
La ricordo mia nonna quando parlava della guerra: era un tempo lontano ma nei suoi ricordi alcuni momenti erano cristallizzati. Per quello credo che la semplice vita di tutti i giorni fosse una conquista di cui gioire.
Abbraccio mia figlia appena sveglia e mi sento fortunata che non debba essere lei a vivere quella disgrazia.
Mi sento fortunata ma mi sento male al pensiero che in ogni posto del mondo dove c'è una guerra, un bambino non possa svegliarsi al mattino con il solo pensiero di guardare un cartone sulle ginocchia di mamma o papà, abbracciando il suo peluche.
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