Diceva Jovanotti quando ancora scriveva bene:
"l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto"
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto"
E se fosse davvero questo il problema che avvolge le nuove generazioni?
La completa assenza di emozioni: eppure qualcuno direbbe come è possibile? Rispetto ai nostri tempi fanno esperienze sopra ogni aspettativa, viaggiano, posseggono tecnologia, denaro, capacità, studiano.
Eppure c'è qualcosa: un disagio latente, una totale assenza, incapacità di gestire le emozioni.
E dalla parte dei genitori cosa manca? Non credo siamo nella generazione del " ti do tutto quello che non ho avuto io" ma credo piu ad una superficialità dei rapporti perché impegnati in altro, ad una difficoltà a concentrarsi sulle esigenze di natura emotiva, incapacità di accettare che il disagio derivi da un apparente benessere.
Siamo al crash totale, due montagne opposte che non riescono ad incontrarsi.
E da qui ha origine il tutto.
Leggevo un commento di Luigi Zona in cui prova a dare spiegazioni, sottolineando anche il degrado culturale e di intelligenza delle nuove generazioni. Articolo qui
È la società che dovrebbe preoccuparci e invece non ci preoccupa. Continuiamo anche da adulti fare gli stupidi scambiandoci ’like’. E fra i ragazzi la percentuale degli angosciati è altissima.
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