domenica 10 dicembre 2023

Ogni tanto torno

 Ogni tanto torno. Ogni tanto ripenso a quando ero qui. Sono contenta quando arrivo ma spesso quando vado mi rimane dentro un po' di tristezza. Tante cose le ho scordate, forse il mio cervello le ha tagliate fuori, tante altre le ricordo.

Ricordo una vita molto diversa, la persona molto diversa che ero. Avevo degli amici con cui ho passato l' intera adolescenza e parte dell' età delle decisioni, eppure dopo un lungo periodo di silenzio sono in contatto unicamente con due. 

A volte cerco qualcosa sulle loro vite, capire come stanno, com'è andata poi fermo di colpo e penso che nemmeno uno di loro mi ha mai cercata. Quindi o ero io o erano loro sbagliati per me.

In un altra fase della mia vita ho avuto un altro tipo di amicizie che ritenevo forti e che causa la lontananza si sono un po' dissolte a parte due o tre.

Da molto giovane ero parecchio immatura, una persona di compagnia ma spesso possessiva e un po' rancorosa. Mi sono evoluta, ho sperimentato come tutti: delusioni, paure, frustrazioni ma anche vittorie personali, soddisfazioni, conquiste.

Ho scoperto di volere altro sbattendo la testa contro un muro permanente: l' immutabilità del contesto. Nonostante provassi in tutti i modi a farne parte non riuscivo a entrare in sintonia con ciò che mi circondava e immancabilmente mi buttavo giù, volavo basso perché credevo di non meritare altro.

Eppure una breccia poi si è aperta, io sono altro e nel momento in cui se ne prende coscienza si inizia a vivere.

È per questo che mi pervade sempre un po' di tristezza quando torno: c'era tutti un mondo qui che si è sgretolato, andando in pezzi nella mia memoria.

Non ci sono più alcune persone che hanno significato tanto, non c'è più un senso di famiglia di cui ero circondata. Mi sento una persona senza passato perché probabilmente tutto è rimasto qui, dove le note non erano quelle della mia canzone.




martedì 5 dicembre 2023

Anime di una luce accecante

Grazie per questi 22 anni insieme e per l'immensa tenerezza che hai saputo donare. Anch'io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare ma so sperare: ecco voglio sperare insieme ad Elena e Davide e a tutti i presenti qui oggi: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare produca il suo frutto d'amore, di perdono e di pace. Addio Giulia, amore mio!

Gino Cecchettin



sabato 2 dicembre 2023

Laurea

Nella vita ognuno di noi cerca sempre di migliorare perciò rimane sempre alta l'attenzione su concorsi e mobilità. Con dispiacere noto che la mia figura per inciso "perito elettrotecnico" rimane sempre esclusa da ogni nuova opportunità perché l' istruttore tecnico è solo ed esclusivamente ad indirizzo edile. Non mi piace lamentarmi e piangermi adesso però va da sé questa categoria sarà eliminata dal mercato.

Gli ingegneri avanzano a passi spediti ma credo che manchi loro un po' di esperienza che noi piccoli diplomati abbiamo raggiunto nel tempo.
inoltre gli impianti ad oggi rivestono carattere di importanza per quel che riguarda gli edifici: risparmio energetico, Building automation, Fire safety, sistemi centralizzati etc etc.
Questa potrebbe essere un occasione per fare il salto di qualità e progredire negli studi ma oggi onestamente con una famiglia alle spalle, due figlie a scuola, un affitto come si fa ad investire sulla propria professionalità ed accollarsi i costi universitari senza una reale garanzia?

#professione #periti #inPA #Pubblica Amministrazione #assunzioni

martedì 28 novembre 2023

Rientri

 È sera

Il buio ingoia la città

Aliti fumanti e ticchettio di passi

Luci di lampioni

Regalano ombre dai confini incerti

Un pellegrinaggio quotidiano

Regala sacralità agli affetti

Insindacabile fonte di gioia

Nel moto perpetuo della vita




lunedì 27 novembre 2023

Linea di confine

 Esiste una linea di confine, sottile ma incredibilmente solida che demarca tutto quanto è possibile da quanto al contrario, non lo è.

Un atto di violenza che sfocia in una limitazione della libertà di un altra persona è inaccettabile. Figurarsi poi se questa libertà di cui si è privati, è la vita stessa.

Quel limite fa di ogni persona una possibilità: ci sono errori che possono essere dettati dalla disperazione, dalle circostanze ce ne sono altri che vengono premeditati, costruiti, architettati. Se questi danno luogo ad una violenza estrema come un omicidio, la possibilità è finita. 

Non è possibile reintegrare attraverso la correzione, una persona che ha varcato il confine perché non è detto che possa replicare in altri contesti e soprattutto non ha più nessun diritto nel mondo.

Tutte le supposizioni, i ragionamenti, le istruttorie da bar che vengono fatte sul caso di Filippo e Giulia sono aria fritta, ci sono un assassino e una vittima: non ci sono giustificazioni o ipotesi o dolori maggiori la cosa è pietosa da qualunque punto la si guardi, l unica grande verità è che la società ha fallito e se questa incredibile violenza non fosse punita con un ergastolo sarebbe un fallimento doppio. 

Non avrò nessun tipo di sentimento se sarà pronunciata la parola ergastolo, ma certezza della pena è un diritto della società.


Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke Pixabay

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