mercoledì 26 marzo 2014

Chi vive davvero non smette di crescere

E' come se la vita, quando è vissuta in modo autentico, rappresentasse una serie di canali della nascita. Procediamo per un certo periodo e poi, improvvisamente o gradualmente, non ci sentiamo più soddisfatti. Il lavoro non ha più mordente, il partner non interessa più, la vecchia via non ci basta più. Se ci mettiamo in relazione con i ritmi naturali della psiche, ci ritroviamo come in un utero, fuori dal mondo, non più sicuri di chi siamo e di dove andiamo. Se riusciamo a reggere il dolore per la morte di ciò che ormai è vecchio, a sopportare la crocifissione della transizione, allora finalmente nasciamo un'altra volta. Potremo goderci questa nuova situazione per un certo numero di anni, ma poi gli opposti irromperanno di nuovo, costringendoci a un nuovo livello di coscienza. Talvolta sentiamo di muoverci verso l'alto, altre volte verso il basso, e non importa cosa "alto" o "basso" significhino. Il fiore di loto che sboccia nel sole affonda le radici nel fango nutriente.

da "Lo sposo nascosto" di Marion Woodman, Red Edizioni 1991

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