La condizione dell'essere umano necessita di anestetico di tanto in tanto.
Dal film "Bohemian Rapsody"
Dal film "Bohemian Rapsody"
Solo numeri e caratteri
così nascere e morire
diventa semplice.
Un luogo
un minuto esatto
in mezzo è l'esistenza.
L'unica traccia di noi
in mano ad uno scriba elettronico
senz'anima.
....e con oggi sono dieci anni da quel primo post. Dieci anni di passione, libri, recensioni, musica, riflessioni. Un bel diario personale e un occasione di condividere. Auguri #krazyworldofelymania #blogger #blog #blogpoesia #blogpost #bloggeritalia #bloggerstyle #bloggers #blogpost
Le percorrerai senza fatica
Forte di te stessa e delle tue scelte
Ci saranno nuove sfide a cui non ti sottrarrai
Rendendo omaggio alla meraviglia della vita
Guarda lontano e non voltarti
Il passato è un vagone fermo
E' circa un mese che vedo tante persone colpite dal cancro. Chi si salva chi no, ma hanno tutti più o meno la mia età. Ho paura, ho tanta paura di questo più che del Covid.
Mi chiedevo in tutto questo quanti sono i morti giornalieri e ho trovato sul sito del governo che i dati Istat sono aggiornati al 2016. Ci sono altri studi ma di altri enti.
Come mai non c'è stato un aggiornamento dal 2016? Il dato "scotta"? È la seconda malattia causa di morte in Italia.
Lo studio riporta: I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2016 (ultimo anno disponibile) 179.502 decessi attribuibili a tumore, tra i circa 600.000 decessi verificatisi in quell’anno. I tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di un tumore.
Attualmente il Covid ha bloccato le cure di molti pazienti oncologici e con esse la ricerca, sperimentazione e screening.
Questo comporterà probabilmente un incremento di morti, nel prossimo futuro dovuti anche all'indotto causato da questo evento.
I dati che ogni giorno scorrono sotto i nostri occhi sono sempre solo paragonati a marzo 2020 e mai agli altri anni, quindi alle morti in periodi normali. Ovviamente il Covid ha incrementato le morti in modo significativo quindi non verrebbero vanificati gli sforzi fatti per comprendere che il Covid è una cosa seria. Aiuterebbe però anche ad incrementare gli screening e le età di diagnosi, aiuterebbe a mettersi in guardia contro cosa accade nel nostro vivere.
Avete mai pensato a cosa significa essere nati dalla parte giusta del mondo? A quale fortuna abbiamo nel poter essere liberi? Nel poter manifestare ciò che siamo liberamente, nel poter parlare, pensare, vivere come vogliamo?
Purtroppo di una cosa ancora non ci siamo liberati ed è qualcosa che in parte condiziona ancora il nostro modo di vivere: la tradizione della religione che porta con sé usanze e tradizioni che non appartengono all'essere umano.
questo film apparentemente leggero ci mette davanti alla crudezza di una vita legata a queste tradizioni che ha impedito alle donne di vivere la propria condizione femminile, la propria sessualità e in alcuni casi di vivere. La dell'infibulazione ha diversi risvolti oltre che clinici anche psicologici che impediscono ad una donna di vivere in modo dignitoso. la mutilazione dà luogo a innumerevoli problemi clinici, se consideriamo poi quelle fatte nelle tribù, il rischio di morte è altissimo. inoltre viene raccontato a queste donne che il loro "essere sporche" viene estirpato e cancellato (chiudendo l'apparato genitale), e solo l'uomo che le sposerà potrà tagliare questa cucitura certo di avere una donna ancora piena di virtu
Questa pratica conta ancora oggi migliaia di casi, questo film ha aiutato a conoscere il problema e attraverso l'intervento di organi istituzionali ha contribuito alla proibizione di questa pratica in molti paesi, ma non tutti.
la fotografia del deserto è magica poiché mostra la vita in un ambiente duro e crudele, l'essere nomadi e inseriti in una tribù.
In contrapposizione la vita delle città che mette in risalto come la libertà sia spesso da noi data per scontata.
https://www.reggionline.com/al-cinema-un-film-ambientato-nella-bassa-reggiana-video/
Immobili queste pareti
bianche fisse ferme.
Fuori il mondo corre
notizie, persone, fatti.
Un vortice si muove attorno a noi.
Ora ci fermiamo
le pareti saranno ancor più
bianche fisse ferme.
Il mondo continuerà a gridare
ma la vita sarà immobile
un quadro sospeso con un cuore leggero.
Il colore bianco delle pareti
le innumerevoli prove
di andare e venire,
le mani dalle finestre
fare il saluto,
fanno rumore muto
nel pomeriggio invernale.
Gianluca Carofiglio - Poesie del tempo stretto
Quando farai sesso con una donna sii gentile e ascoltala. Trattala con rispetto e dignità anche se tu non la ami.
Dì sempre la verità, dà sempre l’esempio.
Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, goditela.
Sii avventuroso e coraggioso, ma gusta tutto: il tempo vola.
Non morire.
Il Premier Conte risponde a Muti sul corriere della sera sulle restrizioni nei teatri e nelle sale concerto, dicendo che è stata una decisione sofferta ma in linea con la regola dell' evitare gli assembramenti di persone o le occasioni sociali. Una cosa sola mi sentirei di dire al Premiera questa regola sembra un po' colpiscine centro per educarne uno: è dura fidarsi e so che non possiamo permetterci errori, ma la popolazione che frequenta i teatri le sale cinema le sale concerto sono fra i più disciplinati, rispettosi, intelligenti proprio perché usufruiscono della cultura che eleva la mente e la nutre.
C'è un momento preciso del mattino in cui il cielo, illuminato dai primi raggi di sole, si colora di rosa. Un rosa timido, discreto ma assai potente. Questo cielo lo puoi incontrare in auto andando al lavoro, scorgerlo dalla finestra semiaperta mentre ti svegli, durante una passeggiata con il cane. È un colore bellissimo, che infonde nell'anima un senso di speranza, di motivazione,di grande senso di appartenenza al ciclo della terra.
Tappeto rosso trafitto dal sole
Scalda una giornata grigia e pesante
Una dolce e succosa natura
Cura il cuore e i pensieri
Piove su di noi
su questa terra che non abbiamo saputo amare
moglie e madre tradita
nel suo essere amore
Piove sulla nostra inettitudine
sull’incapacità di amarci
su questa nostra vita che scorre
senza dare un senso alla storia.
Piove sul nostro smarrimento
sui nostro confini
che la mente non ha saputo liberare.
Piove su di me
sulla mia esistenza
che nulla è se non una delle tante
per questo mondo stanco
Sono lacrime di scuse quelle che ora scendono dai miei occhi.
Come mi piacerebbe svegliarmi e leggere sui quotidiani, visto che si era detto "il virus c'è e dobbiamo conviverci", notizie come questa: "la seconda ondata sta arrivando ma noi siamo pronti con posti raddoppiati e in continuo aumento in terapia intensiva" "sono pronti test rapidi per scuole e sanitari" "il sistema di tracciabilità dei positivi si dimostra efficiente e ci consente di identificare bene i cluster" "la rete dei medici di base è in sinergia con le Asl e sono in grado di trattare pazienti con sintomi lievi a casa, in modo da evitarne l'ospedalizzazione" "abbiamo incentivato metodi di lavoro alternativi e spalmato le attività su più orari" "le flotte dei mezzi pubblici sono state incrementate" Nel frattempo stiamo tutti facendo un buon lavoro con le regole base che tutto dobbiamo rispettare, cercheremo di superare anche questa. Non sono per "è tutta colpa dello Stato" ma nemmeno tutto dei cittadini, giovani o sportivi che siano, che stanno cercando semplicemente di sopravvivere con i mezzi a disposizione ad un crisi economica e sociale . Un governo deve essere in grado di amministrare situazioni complesse con misure efficaci, infondere FIDUCIA a cittadini e mercati e sanzionare chi non rispetta le regole della comunità. In questi mesi di respiro dal Covid era necessario un piano che non prevedesse solo le chiusure ma anche un incremento di ciò che poteva essere utile ad evitare quello che oggi ci rimanda indietro nel tempo.
Occorre coraggio per un sorriso in questo giorni bui, in cui ogni giorno sentiamo cifre di contagio, restrizioni, deficit. Tutti indica un futuro negativo o quantomeno incerto.
Questo stato determina uno stato d'animo alquanto triste e con poche impennate di spirito.
Ho bisogno di sole .... dentro e fuori!
Dietro ogni gesto compiuto ci sono tanti ragionamenti: ma quanti si preoccupano per gli altri, per il loro confort, per la loro tranquillità?. E poi è davvero giusto preoccuparsi per gli altri o sarebbe più giusto pensare unicamente a se stessi? Di sicuro la mente è più sgombra, si hanno meno pensieri e non ci si aspetta nulla da nessuno. Ci sono individui che ne sono capaci e altri che proprio non ce la fanno.
Quale sarà il giusto modo per vivere bene?
Ci sono persone per cui dire un "ti voglio bene" è molto difficile, non hanno avuto una scuola di "sentimenti" e proprio non sanno da dove cominciare. Queste persone magari sono più adatte al fare più che al dire e spesso il loro modo di dare un abbraccio passa per un piatto di past cucinato o un mobile aggiustato.
Non diamo mai per scontati i gesti, sono importanti tanto quanto le parole, sopratutto per chi non sa dirle.
Si ride. Si piange. Due caratteristiche che appartengono solo agli esseri umani. E la cosa più importante nella vita, caro Harold, è non aver paura di essere umani.
Be’, prova qualcosa di nuovo ogni giorno, questo è il mio motto. Dopo tutto, la vita ci è stata data per fare scoperte. Non dura per sempre.
Da Harold e Maude _ Higgins
Dico ai genitori di tutti i bambini: non per sempre godrete del bene massimo solo perché siete genitori. I figli hanno bisogno di voi e di un vero rapporto umano che passa per fiducia, empatia, critica, pazienza, passione. È un vero rapporto d'amore e come tale prevede due parti : due teste, due cuori. Amateli sempre al massimo!
Stamattina ho sentito di un ragazzo che fotografa le liste della spesa e le posta su Instagram (insta_della_spesa). Che idea sfavillante 45,3mila follower: ironiche, divertenti, pieni di errori e di “modi di vita”. Una finestra dentro il mondo di ognuno di noi, un‘idea moderna e vincente che mi ha subito portata a fare clic su SEGUI (diciamo che una gran mano l’ha data l’essere stato menzionato sul programma del trio Medusa su DeeJay).
Sono dieci anni che scrivo il mio blog: più volte restaylizzato, contenitore di riflessioni, poesie personali e di grandi autori, commenti sull’attualità, arte, cinema. Eppure ho 16 seguaci in blogger. Ovvio che so che per un blog, quella di Google non è la piattaforma ideale. Wordpress è sicuramente più efficace ma probabilmente ciò che non va è che non sono abbastanza accattivanti nè l’idea nè il contenuto. Per essere notati occorre senza dubbio costanza, professionalità ma anche originalità.
Eppure io lo amo di un amore forte: lo amo perché tante volte mi ha salvato, mi ci sono potuta aggrappare in un momento un po’ scuro della mia vita e da lui mi sono fatta trascinare fuori dal vuoto. Devo molto a questa “finestra” su di me.
Mi piacerebbe che le persone scrivessero qualche commento, per fare qualche conversazione interessante lontana dal pressapochismo dei social, ma nulla. Continuerò ancora perché oramai fa parte della mia quotidianità e chissà magari l’idea originale arriverà.
Occhi al soffitto mentre tutti nel lettone dormono. La finestra invade di luce blu intermittente la stanza, mentre un fragoroso suono fa sussultare la piccola al mio fianco che si accovaccia tranquilla appena terminato il suono funesto.
Da quando questo isolamento è iniziato, si sentono un sacco di ambulanze ed è davvero deprimente. Ogni notte si alza la frequenza e probabilmente sono quelle che non mi fanno dormire.
Ho un senso di angoscia che mi chiude la gola, Un sentimento a cui non ero abituata e che faccio fatica a gestire. Quando mi sveglio, dopo pochi minuti, la mente torna lì e provo un senso di claustrofobia, quasi questa situazione assomigli ad un tunnel senza uscita, senza soluzione. Ogni mattina mi chiedo di essere positiva, impegno la mia mente su pensieri semplici: giochi da fare con le bambine, organizzazione della spesa online nei negozi del vicinato, cosa cucinare nella giornata e mi metto subito al lavoro. Penso sia una terapia antistress, tenermi occupata il più possibile per non pensare. Verso la fine della giornata però attaccata da social, notizie in televisione, discussioni fatico a ritrovare la stessa positività che mi ero imposta.
Questo momento ci sta mettendo alla prova: ci ha dimostrato che stavamo andando nella direzione sbagliata. Fagocitare giorni, mesi, anni senza farci nessuna domanda, avere tutto e subito con ogni mezzo possibile senza interrogarci mai sull'origine delle cose, sulla loro costruzione. Pensavamo di poter controllare il tempo pianificando ogni dettaglio. I rapporti umani non erano più il nostro interesse anzi, si costruiva giorno per giorno la diffidenza verso l'altro.
Oggi questa emergenza ci ha chiamati a riavvicinarci, a pensare all'esistenza dell' altro e al suo bene, oltre che al bene comune
Guardo le mie figlie, il loro sonno, chissà dove sognano di essere, mi auguro molto lontane da qui. Mai avrei pensato di farle attraversare un momento storico come questo. Ormai sono venti giorni che sono in casa ma sembrano gestire comunque bene la situazione. La più grande fa qualche domanda ma sembra accontentarsi della mia risposta "c'è fuori qualcuno che ha sparso un semino che fa venire tanta febbre e siccome noi non vogliamo andare dal dottore dobbiamo stare tutti in casa". L'innocenza dei bambini, la loro capacità di adattamento sono le loro armi più potenti.
Domattina tocca a me cominciare.
Ho paura, non so cosa mi attende. Sconfiggere questo male è impossibile, la velocità con cui miete vittime è impressionante. Ho paura sopratutto per la mia famiglia. Non potrò vedere le bambine per molto tempo. Quanto mi mancherà abbracciarle sentire il loro odore, vedere i loro sorrisi. Potrei fare il tampone la sera prima di andare a casa ma ad oggi, questi maledetti esami sono possibili solo per .... neanche lo so per chi. In ospedale non hanno nessun interesse a farli perché altrimenti noi medici, dovremmo stare a casa e dopo chi li cura i pazienti covid, non certo quelli che sono al governo. Che schifo, non voglio farne una questione politica ma vorrei solo poter lavorare senza dover preoccuparmi per me ed i miei cari.
Se penso a quanti di noi per un po' di mesi vedranno solo una stanza di casa e l'ospedale, ogni giorno, senza sosta, senza sorridere, senza sdrammatizzare. Circondati da persone che annegano, nel vero senso del termine, che hanno necessità di un respiro, ma più di tutto di una carezza, un conforto umano, dell'abbraccio dei loro cari.
Se penso a quanto può essere dolorosa la solitudine, soprattutto in procinto di morire.
La mia promessa nell' essere medico è quella di aiutare chi soffre, di dare sollievo al dolore, di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona.
Mai come oggi sarà difficile fare questo. Questa è una battaglia ad armi impari. Questo nemico è molto forte e non ha pietà. La nostra società non era pronta, lo ha dimostrato l'incredulità che regnava sovrana ai primi accenni di problema sanitario, al punto di non voler accettare la sua potenza, credendo di poterlo sfidare.
Ora è ovunque.
E' un fottuto dio selezionatore, colpisce maggiormente i deboli ma in realtà ha già dimostrato che sceglie lui le sue vittime e lo fa alla velocità della luce.
Vorrei che la mia presenza in corsia fosse risolutiva, anche solo per salvare una vita in più. Domani toccherà a me, andrò in ospedale per fare del mio meglio. Nn credo in Dio ma credo che possa esserci un karma che in se non in questa vita, mi ripagherà prima o poi..
Sono le 5:00 manca una sola ora sola alla prima trincea della mia vita.
Penso a quando ho inventato una scusa per non andare a quella cena con gli amici, più per pigrizia che per altro, combattere con il confort di una routine che mi consente di avere le bimbe addormentate alle 22 solo questo.
Ora invece vorrei vederli tutti gli amici, brindare con loro, scoppiare a ridere, abbracciarli .
Vorrei andare a fare colazione al bar, sentire il profumo di brioche e leggere il giornale in mezzo ai primi commenti di un giorno qualsiasi.
Vorrei andare con le mie figlie a fare spesa, divertendoci a scegliere le cose più disparate.
Vorrei andare a cena con mio marito, in un ristorante etnico e mangiare con le mani. Stare seduta sulla panchina di una piazza affollata ad ascoltare un artista di strada suonare le sue canzoni e piangere per tanta bellezza. Vorrei viaggiare e continuare a conoscere il mondo, così straordinario. Quante cose che facevamo ogni giorno e che ora sembrano così grandi e irraggiungibili. Questa è la dimostrazione che non bisogna mai aspettare a fare le cose, a volte occorre vincere la nostra faticosa routine per sentirsi vivi.
E' ora di accorgersi di noi e del mondo, ora di riappropriarsi della propria umanità e spenderla al servizio degli altri, ora di amare con profondo impegno.
Drin drin
Ecco la sveglia, la mia guerra inizi oggi.
Quando si diceva il crocefisso si o no....adesso vi sembra davvero cosi importante?
Ieri qualcuno ha iniziato sulle sedie come banchi, qualcun altro ha iniziato in cortile, altri aprendo le braccia per mantenere le distanze ma tutti hanno inziato. In qualche modo se la sono fatta andar bene e credo che l'unica cosa che importava loro, era semplicemnte quella di stare insieme, di vedere fisicamente il loro interlocutore, stare con i propri compagni, interagire.
L'affermazione di quella che si era detto fosse la nostra cultura, la nostra tradizione passa necessariamente per la scuola ma non attraverso l'utilizzo o meno di ninnoli o figure religiose ma atraverso la possibilita di creare la cultura: attraverso lo studio, la socializzazione, l'educazione civica e lo stare insieme.
Non lasciamo che stupidi personaggi utilizzino questa forma di pregiudizio travestita da conservazione della cultura, perche non e' altro che un becero tentativo di metterci gli uni contro gli altri.
Chi si accontenta gode, dice il detto!
Non sempre è così sappiamo bene, nella vita l’accontentarsi è spesso visto come una cosa negativa perché sottolinea il fatto che non sei arrivato dove avresti potuto e per questo hai dovuto accettare quello che hai.
In questo momento storico invece, credo che l’accontentarsi porterebbe giovamento su un sacco di piani.
Ho letto qualche tempo fa una previsione della Deutsche Bank relativa al futuro economico che come si può immaginare non è per nulla roseo. Veniva sottolineato che questa epidemia non ha fatto altro che accelerare il processo di sgretolamento del sistema consumistico che abbiamo foraggiato sino ad ora. Era evidente che quest’epoca del consumo non potesse essere un regime sostenibile a lungo raggio. Il mondo ora si divide tra due potenze l’America e la Cina i cui rapporti sono inaspriti sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista economico. L’Europa che se ne sta nel mezzo, come abbiamo visto durante l’epidemia, non gode di buona salute ma soprattutto è azzoppata da paesi il cui debito pubblico è altissimo, senza tenere conto dei fondi che sono stati chiesti per questa emergenza sanitaria. Ora dico ma questo debito pubblico è così incancellabile? Questi soldi prestati sono davvero così necessari hai paesi che li hanno elargiti, o il sistema quadra ugualmente?.
Penso anche al fatto che ad oggi il divario è tra classe media e classe ricca è sempre più elevato. Chi aveva soldi li ha ancora, chi aveva attività che hanno retto l’epidemia sono stati premiati (vedi Amazon) e continuano ad incamerare denaro, mentre gli altri colano a picco.
Il sistema consumistico si basa su un costante tasso di crescita rispetto all'anno precedente: hai fatto un fatturato di x quest’anno, l’anno prossimo devi fare x+1. Bene forse attualmente questo non è più possibile. So che chi fa impresa vorrebbe sempre vedere crescere i fatturati altrimenti che impresa è, ma magari in questo momento bisognerebbe accontentarsi di averlo il fatturato. Mettersi una mano sull'anima ed una sul portafoglio e cercare di farsi andar bene ciò che si ha. Un esempio sui tutti il mercato dell’auto: sempre andato in crescendo complice il boom economico del dopo guerra, ma ora non si può pretendere che si compri un auto ogni cinque anni: questo perché il piccolo risparmiatore non ha soldi e vorrebbe un auto che duri nel tempo, rispetti le norme sull'inquinamento e gli costi il meno possibile. Le grandi case a mio parere dovrebbero accordarsi per un sistema nuovo, una competizione con un prodotto unico ad esempio una macchina a noleggio che rispetti le norme di eco sostenibilità e venga offerta ad una cifra equa. In questo modo si avrebbero mezzi sempre efficienti in termini di eco sostenibilità e tecnologia. Ovvio che questo competerebbe un indotto che soffrirebbe per il cambiamento ma questo è il momento di dare una svolta al sistema per questo famoso bene comune.
Detto questo so, che è utopia perché il consumo ci ha portato anche il comfort che è la bestia più brutta che si possa dover domare.
Mi auguro però che questo venga compreso dai governi e dai grandi investitori che dovrebbero smettere di arricchirsi a scapito di un sistema ambiente che sta per esaurire le risorse per farci sopravvivere, diventando così solo allora un problema di tutti.
Ho paura.
Paura di mandare le mie figlie in questo mondo.
Vorrei per loro un posto fatto di persone belle: sensibili altruiste interessate e curiose.
Vorrei vederle viaggiare ed aprire la mente senza doversi preoccupare.
Vorrei vederle amare e non aver paura di farlo.
Vorrei potessero costruirsi un futuro grazie ad un sistema sociale attento e sensibile.
Vorrei vederle dedicarsi a se stesse e agli altri, ospiti di un mondo che è di tutti.
Vorrei fossero giuste come peraltro già dimostrano di essere, ma senza per questo ess
ere uccise.
Leggo stamattina articoli sul caso di ostaggio di ieri a Roma. Mi si riempiono gli occhi di lacrime di fronte ad una storia che da una lato, sa di estrema solidarietà ed umanità e dall'altro di una totale assenza di anima.
Gli articoli parlano di un ragazzino di poco più di vent'anni
che cerca di calmare gli animi di una rissa rimanendo poi unico bersaglio di
quattro bestie il cui unico credo è violenza per violenza.
Non è questione di movida o di luoghi sbagliati del
divertimento, qui si legge la totale assenza di anima di questi rifiuti umani che
hanno sfogato, su un ragazzino le loro frustrazioni più recondite e
sedimentate.
Non credo assolutamente nel recupero, perché azioni come
queste sono ripetibili, desidero solo una punizione che sia tra l’altro, per
sempre. Togliere una vita è un errore che deve essere pagato con la totale
assenza di libertà per tutta la vita.
Alcuni giorni fa ascoltavo un intervento di Galimberti in
cui esponeva il suo pensiero sulla extra stimolazione dei bambini. Esponeva il
fatto che quando il bambino è sottoposto ad una notevole quantità di stimoli,
il loro cervello per difendersi da questo bagaglio enorme diventa apatico,
ovvero apatia della psiche. Per spiegare meglio, per lavoro si era trovato a
dover analizzare il caso di Erika e Omar e a suo dire la cosa che più lo aveva
impressionato era che dopo l’omicidio della madre e del fratellino, i due
adolescenti sono andati al bar, come ogni giorno, insieme agli amici. Questo
indica la totale assenza di emozioni: dopo un evento come quello una persona “normale”
sarebbe turbata, in preda a morsi di coscienza, di orrore etc.
Gli stimoli a cui può essere sottoposto un bambino possono
essere di diversa natura: molteplici attività ludiche o creative o sportive, ma
anche un ambiente familiare denso di episodi violenti: prepotenza, grida, abusi
familiari.
Questo è un discorso ormai logoro ma occorre intervenire
sulle capacità educative, sulla socialità, sulla creazione di ambienti, fisici
e non, positivi. Ambienti soprattutto della mente, dove piantare i semi del
futuro, menti che riverseranno le energie verso la bellezza, la scienza, l’arte,
la solidarietà e l’umanità.
Quale cosa più bella di mangiare quando si ha fame? Dovremo essere affamati di cultura, arte, passione. Soddisfare con piacere questo bisogno contribuirà a rendere il mondo migliore, con persone vive piene di luce negli occhi.
Vorrei fosse il vento
a guidare il nostro amore
Liberamente impetuoso
scivolerebbe tra i rami scossi
disperdendosi nell'infinito.
Nessuna materia.
Inafferrabile essenza.
Le persone non vogliono soffrire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano solo essere felici. Siamo tutti fatti così, perciò se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno hai il dovere di cambiarlo.
B.Y. - Il coperchio del mare
Vita che fuggi
Veloce e scaltra
Fotografie ingiallite
Rimangono a raccontare chi è passato
Di noi chi porterà testimone
Il nostro passaggio silenzioso
Costruirà un ricordo
Quel ricordo potrà cavalcare il tempo
Chissà per quanto
![]() |