Stamattina ho sentito di un ragazzo che fotografa le liste della spesa e le posta su Instagram (insta_della_spesa). Che idea sfavillante 45,3mila follower: ironiche, divertenti, pieni di errori e di “modi di vita”. Una finestra dentro il mondo di ognuno di noi, un‘idea moderna e vincente che mi ha subito portata a fare clic su SEGUI (diciamo che una gran mano l’ha data l’essere stato menzionato sul programma del trio Medusa su DeeJay).
Sono dieci anni che scrivo il mio blog: più volte restaylizzato, contenitore di riflessioni, poesie personali e di grandi autori, commenti sull’attualità, arte, cinema. Eppure ho 16 seguaci in blogger. Ovvio che so che per un blog, quella di Google non è la piattaforma ideale. Wordpress è sicuramente più efficace ma probabilmente ciò che non va è che non sono abbastanza accattivanti nè l’idea nè il contenuto. Per essere notati occorre senza dubbio costanza, professionalità ma anche originalità.
Eppure io lo amo di un amore forte: lo amo perché tante volte mi ha salvato, mi ci sono potuta aggrappare in un momento un po’ scuro della mia vita e da lui mi sono fatta trascinare fuori dal vuoto. Devo molto a questa “finestra” su di me.
Mi piacerebbe che le persone scrivessero qualche commento, per fare qualche conversazione interessante lontana dal pressapochismo dei social, ma nulla. Continuerò ancora perché oramai fa parte della mia quotidianità e chissà magari l’idea originale arriverà.
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