Penso alla giornata mondiale della violenza sulle donne e penso a Saman, ad una ragazza che ha detto no ad un destino già scelto, un ragazza che ha dovuto avere paura di chi l'ha messa al mondo e cresciuta. Nemmeno hanno avuto la dignità di dire cosa avevano fatto ma anzi hanno nascosto il corpo e omesso ogni particolare.
L'esser umano che sente di possedere il dono della vita e di poterne disporre a piacimento.
Una ragazza di 18 anni che ancora aveva un futuro tutto da vivere, un amore da coltivare ostacolato dalla famiglia che aveva già fatto un patto per chissà quali interessi. Non riesco pensare alla sua sofferenza, al momento in cui è stata circondata dai suoi carnefici, consapevole e terrorizzata senza che nemmeno la madre che l'aveva partorita si interponesse a questa barbarie.
Umiliante per tutto il genere umano e terribile che tutto possa avere origine da pratiche antiche come i matrimoni combinati di bambine.
Se dare un volto a questa tristezza può aiutare, eccola qui in tutta la sua innocente giovinezza.
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