lunedì 6 dicembre 2010

Wicked gravity

Wicked gravity nasce da un’idea di Emidio Clementi , mente dei Massimo Volume, che assieme ad un collettivo di artisti ha reso omaggio a Jim Carroll eclettico musicista e scrittore la cui opera più famosa scritta dal 63 ala 66 contiene composizioni che narrano storie di strada della NY  protopunk che da Lou Reed andava fino ai Ramones.
Sul palco si sono esibiti volti noti come Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò che ha aperto la rassegna, romantico, gentile, delicato, Emidio Clementi che con la sua voce e proprietà di lettura ci ha fatto entrare nei racconti di Carroll, un simpaticissimo Alessandro Fiori dall’esibizione nettamente underground con un susseguirsi di parole e dialoghi a tre, Angela Baraldi dalla voce graffiante, una grinta e presenza scenica notevole sino a un elegante e sarcastico Manuel Agnelli che sgrida Clementi per una mancata comparsa in scena e che poi ci regala sempre stupende emozioni con la sua voce. Una bella serata con un pubblico giovane e attento che da domani andrà, se non lo possiede già in cerca di The Basketball Diaries.

NdR Ha prefazionato un giovane scrittore di cui ahimè non ho segnato il nome che ha quasi terminato una biografia su Jim Carroll che uscirà anche in America. La sua passione iniziata per caso è proseguita fino a che, dopo la morte di Carroll arrivata l’anno scorso, ha perfino incontrato persone del calibro di Lenny Kaye, chitarrista di Patty Smith, ed Eddy Vedder piacevolmente sorpresi della passione di un italiano per Carroll e desiderosi di raccontare le proprie storie condivise con l’artista.

NddR Alla facciazza di tutti quelli che dicono che Manuel Agnelli se la tira, si è presentato a Novi di Modena per una rassegna gratuita in cui ha suonato tre pezzi, quindi ?!?!?!?


Corrado Nuccini


 











Manuel Agnelli












Manuel Agnelli al piano


domenica 5 dicembre 2010

C'avevo l'amarezza

Gli Attivisti suonano Modena beach nel mio stereo.
Che serata quella:
destinazione Matrioska
siamo arrivati presto e non si entrava
poi tardi e non abbiamo sentito tutto i lconcerto.

Sempre fuori dal tempo noi.

Colpa del Vecchio Fiume però
con le sue storie al bancone
i quadri di Morrison e Cobain alle pareti
i video musicali.

Non riesco a staccarmi dai ricordi
ed è domenica, è più difficile.

La realtà delle cose è che mi devo rassegnare.
Hai usato tante parole
anche quelle che fanno male
ma la mia verità è una:mancava l’amore.

L’amore supera:
va oltre le differenze 
           che reputi così importanti,
va oltre il buio 
           che ti circonda,
va oltre le speranze 
           che non fanno parte del tuo mondo.
http://www.lastfm.it/music/Attivisti%21/C%27avevo+l%27amarezza/Modena+beach

sabato 4 dicembre 2010

I Vianello

Arriva il giorno come ogni giorno,
la televisione racconta una storia d’amore lunga più di cinquant’anni,
entriamo nella loro vita, nella loro sofferenza,
cerchiamo particolari, indiscrezioni sull’ultimo incontro,
vogliamo sempre sapere come sarà l’ultimo momento su questa terra,
quasi a cercare una sicurezza, voler conoscere ciò che ci aspetta, ciò che non conosciamo.
Ci piace pensare che la morte sia arrivata in seguito a una mancanza,
troppo forte, troppo importante
per continuare ad andare avanti.
Forse è così, ma  forse era semplicemente il lento decorso della vita,
lo sgretolarsi del nostro corpo, l’arrendersi alla natura.
Lo spirito è colui che anima il nostro corpo che lo fa reagire,
che lo rende in grado di affrontare tutto.
E’ bello e commovente pensare a queste due persone,
riunite in un luogo a noi sconosciuto ma con la consapevolezza
che questo amore l’abbiamo vissuto e ci inchiniamo a questo.
Siamo colpiti pensiamo se a noi succederà
i sentimenti vanno nutriti, sofferti, lottati
non verranno mai come un dono dal cielo,
ci vuole dedizione, attenzione l’uno all’altro,
cercare di rispettare le esigenze e le diversità per farne un bene comune. 
E’ una storia commovente quella di questa coppia
che ci dà speranza e ci dà modo di riflettere su cosa sia un legame

Into the wild

la felicità non è reale se non è condivisa

Trovare la propria dimensione nel mondo, capire le proprie esigenze, il proprio posto partendo dagli istinti primari e dalla comunione con la natura. Più abbiamo, più siamo spinti a volere e abbiamo bisogno di spazio.
La libertà: vagare senza meta è affascinante e adrenalinico perché si sfugge da quegli obblighi quotidiani che scandiscono le nostre giornate, settimane, mesi e gli anni intanto avanzano. Quindi cosa? Bisogna trovare serenità e motivazione nella quotidianità o fermarsi e azzerare per sentire quella che è la nostra strada. Cominciare una nuova vita da adulti come se si iniziasse a vivere nel mondo senza che qualcuno si aspetti qualcosa da noi.

Moby - Extreme Ways

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