mercoledì 1 giugno 2016

Chiamati prendere coscienza

Oggi ci svegliamo con questo articolo e con queste immagini a richiamarci alla mente ciò che stiamo facendo alla natura. Vegetariani e carnivori si scontrano su tutte le bacheche ma è chiaro che qui c'è un problema che va aldilà delle polemiche sterili. Occorre fare una riflessione approfondita su come siamo arrivati a questo e cosa intendiamo fare ora: l'allevamento intensivo è la macchina che fornisce milioni di chili di carne all'uomo. Ovviamente questo non sarebbe stato per nulla necessario ma è successo, complice il consumo sfrenato e il benessere, la carne è entrata nel paniere giornaliero delle famiglie e non è più vista come una cosa speciale della domenica ma c'è tutti i giorni e pian piano ha perso di valore come hanno perso di valore le vite degli animali .
Sopra a tutto c'è il denaro e l'arroganza dell'uomo che pensa di poter disporre di tutto a suo piacimento e senza pagare mai nessun conto. 
Il vegetarianismo/veganesimo sono le uniche proteste che si possono applicare affinchè diminuisca la domanda e di conseguenza l'offerta. 
Ma questo perchè alla base abbiamo perso ogni tipo di etica che è fondamentale!
Esempio che non è paragonabile in alcun modo, ma se domani si stabilisse di mangiare solo vegetali sarebbe anch'esso uno squilibrio perchè i tre quattro potenti che ora producono carne, si metterebbero a produrre verdura/frutta/cereali, impoverirebbero il terreno, deturperebbero la terra e sicuramente ne avremmo per contro malattie, carestia, desertificazione senza contare che ci sarebbero moltissimi animali in giro, anche'essi da nutrire ma che si mangerebbero anche fra di loro. 
L'equilibrio è una cosa importante e l'etica dovrebbe andarci a braccetto: quando sento un carnivoro che dice "l'uomo ha sempre mangiato carne" egli vorrebbe dire che da sempre gli animali sono stati uccisi per la carne ma antropologicamente l'atto era demandato alla caccia che avveniva con mani e attrezzi ricavati dalla pietra. 
L'uccisione dell'animale era una festa ma anche una cerimonia di rispetto per l'animale che donava la sua vita all'uomo. Tutto questo oggi dov'è? 
Certo è che abbiamo moltiplicato in modo esponenziale la popolazione e ogni essere umano ha voluto stare bene e comprare al supermercato, di conseguenza abbiamo fatto sì che qualcuno fornisse servizio e ci speculasse sopra. Il problema è che il prodotto servito è una vita, con un cuore. 

Io non sono vegetariana ancora, anche se ogni giorno cerco di ridurre di un gradino il mio consumo,e non so ancora se ce la farò. Queste immagini sono strazianti ma secondo me opportune per fare prendere coscienza delle cose. 
Nella mia famiglia, vivendo in campagna, sono stata abituata sin da piccola  al concetto di morte dell'animale e anche alla visione della scena della morte. Ho sviluppato una grande sensibilità verso gli animali ma questo non mi ha impedito di mangiare carne, ho solo confinato il consumo  a determinate tipologie. 
Ora vivo in una grande città e non ho più la possibilità, un pò per i soldi un pò per il fatto che ce ne sono pochissimi, di andare dal macellaio che ha l'allevamento in cascina. 

Ora più che mai è necessario fare una scelta e portarla avanti perchè se no è inutile parlare se non si fanno i fatti. Ogni contributo a questa causa sarà d'aiuto a ristabilire un equilibrio, che dovremo essere capaci di mantenere. 

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