lunedì 13 dicembre 2010

Andrea Salieri - L'intellettuale

A cosa è servito leggere molti libri,
ascoltare solo musica jazz,
frequentare esclusivamente locali alternativi,
sviluppare una propria coscienza politica,
conoscere a menadito tutte le regole del gioco se poi
il primo ragazzino che incontro
mi getta una palla
ed io
non sono nemmeno capace di tenerla in campo?

Pelo d'acqua

Quando muore qualcosa, si spezza, si rompe ritorni a essere solo e nessuno meglio di te sa cosa significhi...
Chi si rifugia nella menzogna per non provarlo, chi abbassa gli occhi e va avanti, chi non si espone in prima persona alle intemperie della vita. Tu sai cosa significa. Devi stare a galla ogni volta, ogni volta che qualcosa va storto, che non ottieni quel che vuoi, quando sei troppo felice e d'improvviso si spezza il sogno, ogni volta devi rimanere a pelo d'acqua così da riuscire a vedere le cose e dire ok .. non abbandonare tutto, razionalizza, guardati intorno, guarda quel che sei, guarda cosa hai costruito.
E vaffanculo a tutti quelli che sono venuti e hanno cercato di tirarti giù, che ti hanno impedito di respirare, che hanno provato a farti affogare.
Lottare sempre, arrendersi mai.
Questo è coraggio, questa è vita, il più grande insegnamento che ci dà. Non dobbiamo mai appoggiarci a uno stato,  a una persona, a una situazione, bisogna rimanere sempre con la guardia ben alzata..perchè è facile toccare il cielo con un dito, a volte se ne ha bisogno per andare a avanti, ma poi bisogna anche ricordarsi che quando si scende il dolore è forte. Non è una buona motivazione per non godere mai di questi alti ma bisogna anche saper godere di qualcosa di meno intenso, ma forse più solido. Può sembrare paura, fragilità oppure gran coraggio o consapevolezza.

Chissà com'è

...certo lo so
non ho più niente da dire,
nè da rimpiagere o da fallire.
Devo solo
comprare ormai
della seta rossa al mio male
con la quale farlo stare zitto..
                                             A

Buon per te

Bè in fondo dovresti essere felice, un'altra persona che hai incontrato nel corso della tua vita e che non sentivi da tempo, ti dice che grazie a te la sua vita è cambiata, grazie alle domande a cui lo hai messo davanti, con il tuo essere, con il tuo carattere, con le emozioni che gli hai dato e che finalmente ora è felice, ha trovato una persona che lo fa star bene ed è soddisfatto della sua scelta. In cuor mio sono lusingata di aver fatto del bene, anche inconsciamente, a qualcuno anche se a spese mie e mi fermo a pensare che non è la prima volta che qualcuno mi ringrazia. E alla fine penso anche però che in questo tempo io felice non lo sono mai stata davvero. Dovrei avere un'alta autostima perchè grazie a me qualcuno è diventato una persona migliore, ha scoperto angoli di cuore o mente che erano nascosti bene. E la mia ora quando verrà?

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