Quando gli innamorati si parlano
attraverso gli alberi
e attraverso mille strade infelici,
quando abbracciano l'edera
come se fosse un canto,
quando trovano la grazia
nelle pieghe scomposte
e dagli alti rigogli,
quando gli amanti gemono
sono signori della terra
e sono vicini a Dio
come i Santi più ebbri.
Quando gli innamorati parlano di morire
parlano di vita in eterno
in un colloquio di fine esperanto
moto soltanto a Lui.
Il loro linguaggio è dissacratore,
ma chiama la grazia infinita
di un grande perdono.
Pagine
- Le strade del cuore 2023
- Non far rumore 2020
- Poesie svelate 2017
- Ritratti di donne 2018
- Prima di te 2017
- Vivere Milano 2016
- L'inquietudine della stabilità 2016
- E' l'amore che divora 2012
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lunedì 7 novembre 2011
Eugenio Montale - da "Diario del '71 e del '72"
Non mi stanco di dire al mio allenatore
getta la spugna
ma lui non sente nulla perchè sul ring o anche fuori
non s'è mai visto.
Forse, a suo modo, cerca di salvarmi
dal disonore. Che abbia tanta cura
di me, l'idiota, o io sono il suo buffone
tiene in bilico tra la gratutudine
e il furore.
getta la spugna
ma lui non sente nulla perchè sul ring o anche fuori
non s'è mai visto.
Forse, a suo modo, cerca di salvarmi
dal disonore. Che abbia tanta cura
di me, l'idiota, o io sono il suo buffone
tiene in bilico tra la gratutudine
e il furore.
Alda Merini - da "Ballate non pagate" #1
Apro la sigaretta
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio.
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio.
Sognar a Bologna
Percorrere
le tue strade
questa
notte dedicata a noi due
amiche da poco ma sorelle da sempre.
amiche da poco ma sorelle da sempre.
Ci accogli con gentilezza e calore
incantevole
come sempre
il
profumo d’arte e di libertà d’espressione
si
respira nelle piazze, nei locali e nei vicoli.
Via Mascarella e le sue perle jazz
Via Zamboni e i portici degli universitari
Piazzetta Verdi e il suo guazzabuglio.
Ad ogni angolo
le
storie si susseguono
non
importa se viene l'ora tarda
la notte tra le tue braccia è eterna
la notte tra le tue braccia è eterna
si
cammina sempre
finché
c'è qualcuno in giro
qualcuno
con cui fare colazione
qualcuno da consolare dopo un'amara serata
qualcuno da assistere per aver esagerato un po’ col bere
qualcuno con cui chiacchierare semplicemente.
qualcuno da consolare dopo un'amara serata
qualcuno da assistere per aver esagerato un po’ col bere
qualcuno con cui chiacchierare semplicemente.
I nostri racconti si mescolano nel brusio davanti al pub
le nostre storie passate ritornano a farci visita
altre
nuove si fanno conoscere
il
sorriso è sempre sul nostro volto.
L’alba
oramai bussa alla notte
piano
piano ci incamminiamo
fantasticando
di poter un giorno vivere qui
magari insieme.
magari insieme.
Accade
spesso quando veniamo da te
dolce
Bologna
sarà
il fascino di queste serate
che racchiudono molto di più:
che racchiudono molto di più:
il
desiderio di cambiare qualcosa
di iniziare in un altro luogo una vita nuova,
una seconda possibilità…
di iniziare in un altro luogo una vita nuova,
una seconda possibilità…
sabato 5 novembre 2011
La lunga strada di sabbia - P.P.Pasolini
Genova fuma, sfuma in un guazzabuglio
supremo. L'attraversi, a metà corso Italia, già verso Levante, ti
volti, e alle tue spalle ecco la più bella visione di tutta la
Liguria. Il porto, con catene di navi, banchine battute da un maree
color paglia, una frana di palazzi, impastati in un'unica polvere, e
più vicino navi ruggini, moli di massi neri, il mare verde oliva,
torbido, come un fiume in piena, con un ghirigoro di scoglietti,
isolotti, rotonde, tutto di ferro battuto, e orridi, qui sotto, con
erbe, fichi d'India e spazzatura. Nel limite di questo quadro, ai
piedi di chi guarda in fondo a un vertiginoso muraglione da città
del futuro, sotto una rete di protezione, c'è una piccola spiaggia
di ciottoli. Si intravvede, nella luce del temporale, qualcuno che fa
il bagno. Una ragazza bionda, nuda, di carne, di carne calda in mezzo
a tutto quel ferro.
Viaggio su una Millecento nell'estate del 1959 per la rivista "Successo".
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