domenica 6 luglio 2014

La mia classe di Daniele Gaglianone - 2014

Cammino lungo il fiume, in una città straniera. Piove, piove sempre, In giro non c'è nessuno.  In lontananza vedo qualcosa. Riconosco un cane randagio, magro, bagnato che viene verso di me. Ci fermiamo. Mi abbasso e gli faccio due carezze forse tre. Lui sta lì fermo. Lo guardo mi rialzo e inizio a camminare. Lui inizia a seguirmi e rimane al mio fianco, proprio come fosse il mio cane. Mi accompagna fino a casa. Arrivo al portone che non è proprio un portone ma un arco, oltre l’arco c’è una scala e a metà di questa scala un cancello. Lo guardo e lui mi guarda come dire "bè andiamo". Inizio a salire le scale e lui mi segue fino al cancello. Io non posso farlo entrare la padrona è stata molto chiara “niente animali in casa” .  Apro il cancello e lo richiudo subito dopo di me. Lui fa qualche scalino mi guarda e si siede sull'ultimo di fianco al cancello. Allora mi siedo anch'io e rimaniamo così uno da una parte e uno dall'altra. Passano cinque, dieci minuti non lo so. Mi alzo e faccio per andare a casa e lui mi vede andare via e inizia a gridare, strillare, non sta abbaiando sta urlando poi inizia a scagliarsi violentemente contro il cancello. Io ho paura e so che se non ci fosse quel cancello mi si scaglierebbe addosso e mi azzannerebbe.  Corro verso casa e spero che il cane vada via. Apro la porta e in fretta la richiudo. Ma lui non ha smesso di urlare. Strilla forte che io sono un traditore


La mia classe di Daniele Gaglianone
         con Valerio Mastrandrea

Splendido film nel film sull'immigrazione e le sue sfaccettature.

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