mercoledì 12 settembre 2012

Flussi

Ed una pioggia lenta e sottile scende...sulle cose, sugli eventi, sugli stati d'animo....esattamente come l'anno che sta passando. Sembra un dejavù. Proprio l'anno scorso dopo un'estate intensa di avvenimenti, persone conosciute, viaggi su e giù per l'Italia mi ritrovavo in una sera come questa sul mio letto, con la finestra socchiusa ad ascoltare il rumore della pioggia, questo brusio....che cullava dolcemente i miei pensieri.

A settembre la scalata sembra lunga....tutto l'inverno davanti da affrontare...il ritorno ai ritmi pieni del dopo estate, l'inizio di tutte le attività che ci si impone di fare, i corsi, gli eventi. Ogni anno le stesse cose...nuove o non nuove. Sembra ci sia solo una cosa a rimanere immutabile: la mancanza, ancora dopo quattro anni la mancanza di un amore. Non l'ho mai ammesso ma sembra questo e solo questo a mancarmi.

Di cose ne sono accadute: sto incominciando a prendere le responsabilità esterne al lavoro cantieri clienti appuntamenti; le attività del collegio sempre una in più; nuovi amici incontrati all'Atelier delle Arti; un libro finalmente pubblicato, con mezzi propri ma pubblicato. Sono soddisfatta ogni giorno di più di me....a parte le sfortune che ogni tanto mi inseguono....ma come inseguono tutti. Però a margine di tutto questo sono ancora sola su questo letto e dentro nel cuore.

Spesso mi domando cos'è che non va in me....ma ora posso dire di averla qualche risposta, anzi LA risposta. Non c'è proprio nulla che non va. Sono alla ricerca di una felicità che ho già avuto e che probabilmente non sono destinata a riavere. Il treno è già passato una volta per me.

Mi è stato detto una volta da un ragazzo che per me sarebbe stato facile trovare una persona perché so amare: sono passati due anni. Un altro mi ha detto che ero troppo pronta. Un altro mi ha detto di non potermi dare quello che io volevo. Bene questo è quello che ho raccolto in questi quattro anni.


Sono stanca. Io voglio di più. Voglio provare ad avere un rapporto che duri di più di tre mesi. Voglio una persona che mi rispetti, che mi tenga testa e che al tempo stesso mi sappia coccolare, una persona che stimoli la mia attività cerebrale e non la addormenti, che gioisca insieme a me dei miei e dei suoi successi e ne faccia un bene comune, una persona che mi attragga desiderandola ogni minuto del giorno, che non veda l'ora di vedermi quando stiamo lontani per un po’, che dia valore alla libertà del singolo individuo consapevole che con ogni pensiero è dedicato alla persona che ami. Sì perché quando ami davvero sinceramente e visceralmente non esiste tentazione semplicemente perché non sei in grado di vederla. Questo mi manca. Non so come si proporrà ai miei occhi e se quando lo farà il cinismo acquisito in questi anni si farà da parte lasciandomi la possibilità di aprire il cuore all'amore. Non so nulla.


So solo che vorrei che qualcuno bussasse al mio cuore!

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