Leggo stamane le polemiche intorno alla figura di Linus, eletto da Sala come curatore degli eventi milanesi, a titolo gratuito. A margine delle polemiche sul fatto che gravita intorno ad una radio e per cui potrebbero esserci diversi conflitti di interesse, le polemiche più sterili che leggo sui social, sono quelle relative al fatto che Sala sta pensando alla cultura e non alla sicurezza e agli immigrati. Emerge da qui il più totale sconforto sulla presa di coscienza che la massa crede nella repressione, per giunta violenta, e crede che sarà quella a cambiare le cose. Svilente dovergli ricordare il fatto che questo atteggiamento storicamente è stato controproducente; al contrario con la cultura non abbiamo mai provato. Respingere la violenza, rifiutarla e combatterla con la bellezza, il pensiero, l'arte e far percepire all'uomo la sorpresa nel comprendere ciò che è in grado di fare. Ma la triste realtà è che puntiamo dritti ad un nuovo fascismo e non a una guerra di religione.
Sono sempre solo soldi e potere.
Nessun commento:
Posta un commento