non c'è niente com essere giovani
e affamati,
vivere in camere ammobiliate
e far parte dello
scrittore
mentre gli altri hanno i loro mestieri e
i loro averi,
non c'è niente come essere
giovani
e affamati,
e ascoltare Brahms,
a pancia sgonfia,
manco un'oncia di grasso,
allungati sul letto,
nel buio,
fumando una sigaretta
rollata alla bell'e meglio
e lavorando sulla
ultima bottiglia di
vino,
i fogli che hai scritto
sparsi per terra.
ci sei passato sopra,
avanti e indietro e di traverso,
sui tuoi capolavori che saranno
letti
all'inferno
o forse masticati da un topino curioso
Brahms è l'unico
amico che hai,
l'unico che vuoi,
lui e la bottiglia di vino,
mentre capisci che non sarai mai
cittadino del mondo
e se arriverai vecchio fino in fondo
lo stesso non sarai mai
cittadino del mondo.
vino e Brahms
si mischiano ben bene mentre
guardi le luci rincorrersi lungo il soffitto
per gentile concessione
delle auto di passaggio.
tra un pò dormirai
e certamente domani
aumenterà
la mole dei tuoi capolavori.
Quando eravamo giovani - Charles Bukowski
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